Questo è FINANZA OSCURA il Podcast di Tiscali Risparmio che racconta le crisi e le truffe finanziarie più importanti della storia. In questa puntata parleremo del più colossale schema Ponzi realizzato nella storia della finanza, un inganno da ben 65 miliardi di dollari, scoperto solamente dopo lunghi anni e terminato nel dicembre del 2008 con il clamoroso arresto del suo ideatore, il noto banchiere americano Bernard Madoff.
Le origini della truffa sono avvolte nel mistero. Madoff ha sempre sostenuto che lo schema Ponzi sia stato architettato agli inizi degli anni ’90, ma secondo gli investigatori federali l’inizio dell’attività illecita potrebbe risalire addirittura agli anni ’70. Anche prendendo per vere le dichiarazioni del banchiere non si può non restare colpiti dalla durata dello schema Ponzi: quasi due decenni.
Ad agevolare il lungo inganno hanno contribuito due aspetti. Il primo è il guadagno promesso alle vittime: un rendimento prudente del 10% annuo che non destava particolari sospetti. Il secondo aspetto è invece la credibilità di Madoff nella comunità finanziaria di Wall Street, costruita negli anni grazie alla sua attività nell’intermediazione titoli e premiata anche con la presidenza del Nasdaq, la nota e importante Borsa dei titoli tecnologici americani.
Credibilità che ha giocato un ruolo fondamentale nell’allontanare i sospetti della Securities and Exchange Commission ovvero dell’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori. Già a partire dal 1992 la SEC aveva effettuato diverse verifiche presso la società di gestione patrimoniale del banchiere, la Madoff Investment Securities, senza però rilevare gravi violazioni.
Nella rete di Madoff finiscono non solo ricchi clienti privati, ma anche importanti banche di investimento e di risparmio, come le italiane Unicredit e Banco Popolare. La truffa si è estesa infatti ben oltre gli Stati Uniti coinvolgendo circa 37 mila persone in 136 paesi del mondo. Tra le vittime anche personaggi del mondo dello spettacolo come Steven Spielberg, Kevin Bacon e Larry King.
Madoff utilizzava gran parte dei fondi raccolti per scopi personali e ai suoi clienti mostrava documenti falsi che attestavano i presunti rendimenti. Un’ala dell’ufficio della Madoff Investment Securities, al 17esimo piano della Lipstick Tower a Manhattan, era dedicato appositamente alla produzione della documentazione falsa da mostrare ai clienti sui loro guadagni fittizi. La scoperta dello schema Ponzi ha mandato in fumo ben 65 miliardi di presunta ricchezza di cui i clienti di Madoff credevano di poter disporre.
A tradire il più grande truffatore della storia è stata la crisi dei mutui subprime del 2008, che ha fatto lievitare a ben 7 miliardi di dollari le richieste di riscatto da parte dei clienti. Somma che il banchiere non è stato in grado di restituire perché la profonda crisi finanziaria aveva praticamente azzerato la raccolta di nuovi capitali da immettere nel circolo vizioso.
In una drammatica riunione di famiglia Bernie Madoff svela il suo castello di carte agli stessi figli che lavoravano con lui. La mattina dell’11 dicembre 2008 il banchiere viene arrestato in casa sua, in accappatoio, dagli agenti federali.
L’anno dopo Madoff è condannato a 150 anni di carcere, con undici capi di imputazione per un crimine definito “diabolico” dal giudice del procedimento. Nel 2010 uno dei suoi due figli, Mark, si toglie la vita a Manhattan. Madoff invece muore, per cause naturali, il 14 aprile del 2021, all’età di 82 anni, in un carcere federale della Carolina del Nord.