Navigare la successione patrimoniale in Italia: strategie e scenari in contesto variabile
Comprendere le dinamiche della successione patrimoniale in Italia è fondamentale. Le vie legali e gli strumenti disponibili per pianificare e gestire efficacemente l'eredità, assicurando una transizione patrimoniale fluida e conforme alle leggi vigenti. Evitando dispute e discussioni tra gli eredi.
La successione patrimoniale è un tema di fondamentale importanza per ogni individuo e famiglia, ma spesso viene trascurato o affrontato con riluttanza. In Italia, la pianificazione successoria è particolarmente critica dato il complesso quadro normativo e fiscale che la regola.
Il diritto successorio in Italia è regolato principalmente dal Codice Civile, in particolare dal Libro Secondo. La legge italiana prevede due tipi di successione:
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Legittima, che si applica in assenza di testamento e segue le regole stabilite dalla legge per la distribuzione dell'eredità.
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Testamentaria, la quale è invece basata sulle volontà espresse dal defunto nel testamento.
Un aspetto fondamentale del diritto successorio italiano è la "quota di legittima" o "riserva", che garantisce a determinati eredi (coniuge, figli, e in alcuni casi ascendenti) una porzione dell'eredità, indipendentemente dalle disposizioni testamentarie.
Tuttavia, una recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo lo scorso 15 febbraio ha ribadito che "pur riconoscendo il posto assegnato alla quota di riserva di un’eredità nell’ordinamento interno della maggior parte degli Stati contraenti, non esiste un diritto generale e incondizionato dei figli a ereditare una parte dei beni dei genitori."
Insomma, a livello internazionale il diritto alla quota di legittima non è tutelato come lo è in Italia.
Per la pianificazione successoria, il testamento rimane sempre il mezzo maggiormente utilizzato. In Italia esiste in tre forme differenti:
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Olografo: scritto, datato e firmato di proprio pugno dal testatore.
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Pubblico: redatto da un notaio in presenza di testimoni.
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Segreto: consegnato sigillato a un notaio.
Un altro metodo, introdotto nel 2006, è il patto di famiglia di cui parleremo più approfonditamente nel prossimo episodio. Riassumendo brevemente, è un contratto che permette all'imprenditore di trasferire, in tutto o in parte, l'azienda a uno o più discendenti. Questo strumento è particolarmente utile per garantire la continuità aziendale e prevenire conflitti familiari.
Anche la donazione permette di trasferire beni in vita, ma deve essere considerata con attenzione per le implicazioni fiscali e il rischio di perdita della quota di legittima, oltre alle cosiddette donazioni indirette che portano a un aumento del patrimonio del beneficiario.
Anche il trust, sebbene non sia un istituto proveniente dal diritto italiano, è riconosciuto e può essere utilizzato per la pianificazione successoria. Permette di separare la proprietà dei beni dalla loro gestione e godimento, offrendo flessibilità nella pianificazione patrimoniale. Questo argomento lo abbiamo trattato nell’episodio del 6 maggio 2024.
Ultime ma non in importanza, le polizze vita possono essere uno strumento efficace per trasferire ricchezza ai beneficiari, con vantaggi fiscali e la possibilità di bypassare le norme sulla successione.
Per quanto concerne gli aspetti fiscali, i dati precisi variano a seconda di quanto è messo in testamento o in polizza. Ad esempio, può essere necessario applicare imposte di natura ipotecaria o catastale per i beni immobili.
Queste oltre all’imposta di successione, che in Italia si applica sul valore complessivo netto dei beni in successione e le cui aliquote variano in base al grado di parentela, dal 4 all’8%.
Per questi strumenti, il primo passo da compiere è una valutazione completa del patrimonio, includendo beni mobili, immobili, partecipazioni societarie e passività, oltre a considerare la parte umana, ovvero le esigenze e le capacità dei potenziali eredi, specialmente in presenza di minori o soggetti con disabilità.
Una pianificazione oculata può ridurre significativamente l'impatto fiscale sulla successione, attraverso l'uso strategico di donazioni, trust o polizze assicurative che possono offrire protezione del patrimonio da creditori o da una cattiva gestione degli eredi.
La successione può essere fonte di tensioni familiari. Una pianificazione trasparente e condivisa può mitigare questi rischi.
Il quadro normativo italiano, su questo argomento, è complesso e in evoluzione, considerando anche che, con l'aumento di patrimoni e famiglie internazionali, la pianificazione successoria deve spesso considerare normative di più paesi.
Questi processi richiedono una visione a lungo termine e una conoscenza approfondita degli strumenti disponibili. Questi necessitano di un approccio proattivo e informato che può garantire non solo una trasmissione efficiente del patrimonio, ma anche la preservazione dell'armonia familiare e la continuità di eventuali attività imprenditoriali.
Data la complessità della materia, è sempre consigliabile consultare professionisti specializzati per sviluppare una strategia su misura per le proprie esigenze e quelle dei propri cari.
La citazione di oggi è la seguente:
“Non dire di conoscere a fondo un'altra persona finché non hai diviso con lei un'eredità.”
Johann Kaspar Lavater
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