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Come è cambiata l'industriale musicale? Le nuove sfide che gli artisti devono affrontare

Influenzata dall'avvento dello streaming e dalle nuove modalità di distribuzione digitale. Gli artisti ora devono affrontare nuove sfide per monetizzare il loro lavoro in un mercato in rapida evoluzione. Come molti altri settori, anche quello musicale ha subito il cambiamento nella fruizione dei contenuti.

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Oggi esploreremo un tema affascinante che unisce due mondi apparentemente lontani: la finanza e l'industria musicale. Parleremo di come i più grandi artisti generano introiti astronomici e daremo uno sguardo al mercato d'antiquariato dei vinili, un settore in continua crescita.

Se vogliamo trattare di artisti musicali miliardari un nome viene subito in mente: Taylor Swift, inserita l’anno scorso nel club dei miliardari stilato da Forbes. Ma come riesce a guadagnare così tanto? La risposta risiede in una combinazione di strategie finanziarie, diritti musicali e merchandising.

Per prima cosa, la vendita di album fisici, anche se in declino rispetto al passato, continua a rappresentare una fonte di guadagno significativa. Tuttavia, oggi il grosso degli introiti proviene dallo streaming attraverso piattaforme come quella che stai probabilmente usando in questo momento.

Oltre a ciò, il merchandising, ovvero tutto ciò che è brandizzato con il nome dell'artista, dalle magliette ai poster, e le collaborazioni con marchi noti che possono portare a contratti del valore di svariati milioni di euro.

Ultima fonte principale, ma non certo per importanza, i tour che gli artisti effettuano in varie parti del mondo. Questi non solo generano guadagni a questi ultimi e a chi li organizza con i biglietti e il già citato merchandising, ma vanno anche a creare profitto in tutta la zona circostante.

A prova di ciò, una ricerca dell’ufficio studi di Confcommercio ha calcolato che la doppia data italiana a San Siro del concerto di Taylor Swift lo scorso 13 e 14 luglio porterà a Milano un indotto economico complessivo di quasi 180 milioni di euro.

Intanto, per raggiungere il luogo del concerto da fuori regione si prevede un incremento di passeggeri sui treni del 117% sulle tratte da Napoli e del 92% su Roma rispetto alla settimana precedente. Mentre per i voli i dati di Sea, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, da venerdì 12 a lunedì 15 luglio il traffico previsto è in aumento dell'8,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, con oltre 540 mila passeggeri.

Analoghi i benefici del settore gastronomico milanese, che prevede la registrazione di un aumento delle entrate pari a fino a 8 milioni di euro per ristoranti e caffè della zona nel fine settimana dei concerti. Cifre tali che l’aumento dei prezzi nei periodi di concerti degli artisti e il loro effetto sull’inflazione sono spesso monitorati anche da istituzioni come la Banca Centrale Europea.

Non si tratta della prima volta che la musica va ad intaccare le politiche economiche di una istituzione. Basti pensare che in Argentina, durante una tournée dei Coldplay nel paese, il governo di Buenos Aires affetto da iperinflazione e debiti verso la fine del 2022 si inventò il “dollaro Coldplay”.

In poche parole, quando gli organizzatori dei concerti avrebbero pagato la band britannica e altri artisti internazionali in dollari sarebbero stati costretti anche a un supplemento di circa il 30%, allo scopo di mantenere la produzione e i rapporti internazionali alti nonostante la debolezza del peso argentino come valuta.

Usciamo ora dalla vendita del presente per vedere se la musica e gli oggetti collegati ad essa del passato sono ancora reputati di valore e in voga. Infatti, negli ultimi anni abbiamo assistito a un revival del vinile che sembra stia tornando in voga.

Dimostrazione di ciò è il fatto che già nel 2022 negli Stati Uniti sono stati venduti più album in vinile che su CD, 41 milioni contro 33. Un superamento che non accadeva dal 1987 e ha ingrandito un mercato dell’antiquariato già presente e vivace.

Alcuni vinili rari possono valere una fortuna. Per esempio, il "White Album" dei Beatles, in edizione limitata, è stato venduto nel 2015 per ben 790.000$. Il valore dei vinili dipende da vari fattori, tra cui la rarità, la condizione e la domanda.

A livello globale, stiamo assistendo a una crescita impressionante. Nel 2021, le vendite globali di vinili hanno raggiunto i 1,5 miliardi di dollari, con una crescita annuale del 10,6%. Questo trend positivo è continuato nel 2022, con un incremento del 14,2%, portando il valore complessivo del mercato a oltre 1,7 miliardi di dollari.

Questo mercato ha anche una sorta di livello secondario, anch’esso fiorente. Piattaforme come eBay e Discogs permettono ai collezionisti di acquistare e vendere dischi rari, generando un giro d'affari ingente e di vari livelli in termini di costi.

Discogs, un sito utilizzato sia come marketplace per la musica che come database per il settore ha riportato nel 2022 una crescita del 35% nel volume delle transazioni, con oltre 12 milioni di soli vinili venduti sulla piattaforma, escludendo quindi altri formati come CD e musicassette.

Collezionare questi pezzi di antiquariato musicale non è necessariamente solo una passione, ma può anche essere una strategia finanziaria. Come per qualsiasi investimento, è importante fare ricerche approfondite e capirne il valore.

Che siano gli artisti milionari e miliardari odierni, che da soli possono essere in grado di influenzare l’economia del paese o della zona dove vanno a cantare e suonare, o vecchi vinili di antiquariato per collezionisti, il settore della musica porta sempre molti introiti e molti interessi a tutti gli appassionati e non.

La citazione di oggi è la seguente:

La musica è arte, è importante e rara. Le cose importanti e rare hanno un valore, quindi è giusto pagare per esse.
Taylor Swift

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