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L’intelligenza artificiale e l'emergenza energetica, un futuro sostenibile? Serve una svolta "verde"

L'IA sta rivoluzionando il mondo, ma il suo consumo di energia cresce senza controllo. Tra ritorno al nucleare e rinnovabili in stallo, DeepSeek e nuove soluzioni possono fare la differenza. L’innovazione tecnologica e la sostenibilità non devono essere in contrasto.

La Finanza Amichevoledi La Finanza Amichevole   

Negli ultimi anni, come probabilmente avrete sentito un po’ ovunque, l’Intelligenza Artificiale sta vivendo una crescita esponenziale, trasformando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo. Dall’analisi finanziaria alla medicina, passando per il settore automobilistico e il commercio, l’IA ha dimostrato di essere uno strumento rivoluzionario. Ma dietro questa straordinaria innovazione si nasconde una problematica sempre più evidente: il consumo energetico. 

L’addestramento e il funzionamento di questi modelli avanzati richiedono enormi quantità di elettricità, spesso proveniente da fonti fossili. Questo non solo aumenta l’impatto ambientale, ma spinge anche le nazioni a riconsiderare fonti di energia tradizionali come il petrolio, rischiando di compromettere la transizione ecologica.

Ma nuove soluzioni stanno emergendo per rendere l’IA più sostenibile, tra le quali spicca il recente annuncio di DeepSeek, una startup cinese che ha sviluppato un metodo innovativo per ridurre drasticamente il consumo energetico dei modelli di intelligenza artificiale.

I modelli di IA avanzati come GPT-4, sviluppati da OpenAI, o i sistemi di deep learning utilizzati da Google, Microsoft e Amazon, richiedono un’enorme potenza computazionale per funzionare. Per comprendere la portata del problema, basti considerare alcuni dati:

  • L’addestramento di GPT-3 ha consumato circa 1.287 MWh di energia, con emissioni equivalenti a quelle di 626.000 km percorsi da un’auto a benzina.

  • I data center globali consumano circa l’1% della domanda elettrica mondiale, una percentuale che potrebbe salire al 3-4% entro il 2030.

  • Un singolo data center può consumare tanta energia quanto una città di medie dimensioni. Ad esempio, il centro di elaborazione dati di Google a The Dalles, Oregon, ha una richiesta energetica equivalente a quella di 80.000 abitazioni.

L’inevitabile aumento della domanda di IA, guidata dall’automazione industriale, dall’espansione del cloud computing e dalla crescente dipendenza da assistenti virtuali, renderà questa situazione ancora più critica.

Secondo le prime dichiarazioni di DeepSeek, la loro tecnologia si basa su un’ottimizzazione del calcolo distribuito e su un nuovo paradigma di modellazione che riduce il numero di operazioni necessarie per generare risposte accurate. In pratica, i loro algoritmi sono più efficienti nell’utilizzo dell’hardware, riducendo il fabbisogno di energia senza sacrificare le prestazioni.

Questa innovazione potrebbe rappresentare un passo avanti fondamentale per il settore, permettendo di abbattere i costi energetici e di limitare l’impatto ambientale dell’IA. Se questa tecnologia dovesse essere adottata su larga scala, potremmo assistere a una svolta nel modo in cui questa tecnologia viene progettata e implementata.

Di fronte alla crescente domanda di energia, molte nazioni stanno rivalutando fonti energetiche tradizionali:

Francia, Regno Unito e Stati Uniti stanno investendo nuovamente nelle centrali nucleari come soluzione per garantire una fornitura energetica stabile e a basse emissioni di CO₂, con l’Eliseo che già possiede un’ingente quantità di nucleare, una fonte pulita dal punto di vista delle emissioni, ma presenta criticità legate alla sicurezza, allo smaltimento delle scorie e ai costi elevati di costruzione e manutenzione delle centrali.

L’aumento della produzione di petrolio e gas: gli investimenti nelle infrastrutture di estrazione e raffinazione del petrolio sono aumentati del 20% tra il 2021 e il 2023, secondo l’Energy Information Administration. Il gas naturale viene promosso come “ponte” verso un’energia più pulita, ma rimane una fonte fossile che contribuisce al cambiamento climatico.

Queste scelte rischiano di compromettere i progressi fatti nella lotta contro il riscaldamento globale. Piuttosto che affidarsi a soluzioni del passato, dobbiamo accelerare lo sviluppo e l’adozione delle energie rinnovabili.

La soluzione al problema non è rallentare lo sviluppo dell’IA, ma renderla più sostenibile. Alcuni settori possono svolgere un ruolo fondamentale nella transizione verso un futuro più verde:

1. Data center a energia rinnovabile

  • Le grandi aziende tecnologiche devono investire nella costruzione di data center alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili. Tra di esse:

  • Google ha già avviato progetti per rendere il 100% delle sue operazioni a impatto zero entro il 2030, utilizzando energia solare e eolica. 

  • Microsoft sta lavorando su data center subacquei, che potrebbero ridurre drasticamente il consumo energetico grazie al raffreddamento naturale dell’oceano. 

2. Sviluppo di IA più efficienti

  • La tecnologia di DeepSeek potrebbe rappresentare una svolta, riducendo il consumo energetico senza sacrificare le prestazioni.

  • Il concetto di edge AI (IA distribuita su dispositivi locali invece che su grandi server centralizzati) può ridurre significativamente la domanda energetica.

  • Tecnologie come il quantum computing potrebbero rivoluzionare il settore, richiedendo meno energia rispetto ai computer tradizionali per risolvere problemi complessi. 

3. Maggiore efficienza nella gestione dell’energia

  • L’adozione di batterie di nuova generazione, come quelle al sodio o agli ioni di litio avanzate, può migliorare l’accumulo di energia rinnovabile.

  • Le cosiddette reti intelligenti possono ottimizzare la distribuzione dell’energia, riducendo gli sprechi e bilanciando domanda e offerta.

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle più grandi opportunità per l’umanità, ma il suo sviluppo non può avvenire a discapito del pianeta. Grazie a innovazioni come quella di DeepSeek, oggi possiamo intravedere soluzioni concrete per renderla più sostenibile.

Abbiamo ancora poco tempo per invertire la rotta, ma è necessario un cambio di paradigma: aziende, governi e cittadini devono collaborare per garantire che il futuro sia sostenibile. L’innovazione tecnologica e la sostenibilità non devono essere in contrasto: possono e devono viaggiare insieme.

La citazione di oggi è la seguente:

“Prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non occuparsi anche della già presente stupidità naturale?”
Steve Polyak

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