Il fintech e le aziende unicorno, cosa sono e quali sono i paesi più rappresentativi
Il complesso delle società che offrono servizi e prodotti innovativi legati all'àmbito bancario, finanziario e della gestione del risparmio, gestiti in gran parte tramite soluzioni tecnologiche.
In un momento storico di grandi cambiamenti, in finanza sentiamo parlare di fintech e startup unicorno. Cosa significa?
Partiamo dal termine fintech che troviamo nell’enciclopedia Treccani:
“Il complesso delle società, in gran parte startup, che offrono servizi e prodotti innovativi legati all'àmbito bancario, finanziario e della gestione del risparmio, gestiti in gran parte tramite soluzioni tecnologiche e con un ridotto coinvolgimento umano.”
L’acronimo è Financial Technology, in poche parole la tecnologia al servizio della finanza per creare servizi sempre più innovativi sfruttando la digitalizzazione.
I servizi fintech più conosciuti sono il mobile payment (pagamenti con lo smartphone) e i chatbot (assistente virtuale).
Torniamo al concetto delle aziende unicorno, sono società che raggiungono una valutazione superiore a 1 miliardo di dollari.
Il significato del termine lo dobbiamo a Aileen Lee, che nel 2013 lo ha usato per la prima volta per descrivere questo tipo di startup.
Rientrare in questa speciale categoria è tutt’altro che semplice, secondo le stime solo lo 0,07% riesce a raggiungere questi livelli e ci vogliono sette anni di media.
Gli unicorni più conosciuti? Sicuramente Facebook è stato più importante dell’ultimo decennio, poi troviamo Ant Group (Alibaba), ByteDance (TikTok), SpaceX (Elon Musk), Airbnb, EpicGames (Fortnite), Robinhood (fintech), Stripe, Canva, Ripple, Revolut, Klarma, N26 oppure Bitpanda.
In Italia possiamo evidenziare due società, Yoox (net-a-porte) e Depop (social shopping).
Ci possono essere molti unicorno, ma pochi sono quelli che raggiungono risultati costanti.
I paesi più rappresentativi sono gli Stati Uniti, la Cina, l’India e il Regno Unito come primo paese europeo.
Quindi essere una startup in generale oppure esserlo rientrando nel mondo fintech, non sono certezze per raggiungere questi risultati.
La crescita repentina e di volumi, non significa che una startup possa mantenere questi livelli e ciò ha generato speculazioni e per qualcuno si tratta di una vera bolla speculativa.
Però tutto sta cambiando e dobbiamo approcciarci a questi settori in maniera più approfondita, sia che si parli di fintech o di altri.
Quindi quelle che oggi sono startup potrebbero diventare delle decacorn , oppure delle hectocorn.
Riepilogando il termine "unicorno" è riferito ad aziende che raggiungono un valore di 1 miliardo di dollari, “decacorn” quelle che raggiungono un valore di oltre 10 miliardi di dollari, mentre Hectocorn quelle che raggiungono un valore di oltre 100 miliardi di dollari.
Piuttosto che derivare dalle prestazioni degli ultimi anni, le valutazioni che portano le aziende startup a diventare unicorni, decacorn e hectocorn derivano dalle loro opportunità di crescita e dallo sviluppo previsto per il loro mercato potenziale.
Le valutazioni per le startup potrebbero provenire anche da finanziamenti di società di venture capital (società che effettuano finanziamenti in aziende con elevate prospettive di crescita).
Le valutazioni delle startup potrebbero anche essere considerate dai numeri che vengono forniti quando un'azienda molto più grande le acquista.
La citazione di oggi è la seguente:
"Non comprare mai solo perché il prezzo di una azione è basso, e allo stesso modo non vendere solo perché il prezzo è alto"
William Gann
Rendiamo la finanza amichevole, vi aspetto.
Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell'associazione Dravet Italia: