Cuneo fiscale, bonus in busta paga 2025: chi ne ha diritto e come si calcola
Con la Legge di Bilancio 2025, l’intervento è diventato strutturale, introducendo nuove modalità di applicazione

Negli ultimi anni, il taglio del cuneo fiscale e contributivo è stata una delle principali misure adottate per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti. Con la Legge di Bilancio 2025, l’intervento è diventato strutturale, introducendo nuove modalità di applicazione.
Cuneo fiscale 2025: cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio
Dal 1° gennaio 2025, il taglio del cuneo fiscale non riguarda più la componente contributiva, ma agisce direttamente sulla componente fiscale. Il cuneo fiscale e contributivo rappresenta il totale di imposte e contributi che il datore di lavoro e il dipendente devono versare. Nel 2023, secondo i dati OCSE, il peso del cuneo fiscale in Italia era pari al 45,1%.
Bonus in busta paga 2025: chi ne ha diritto e come si calcola
La nuova misura esclude i datori di lavoro, concentrandosi esclusivamente sui dipendenti con redditi fino a 40.000 euro.
✔ Fino a 20.000 euro di reddito:
- Viene erogato un bonus sotto forma di contributo direttamente in busta paga.
- Il calcolo avviene in percentuale, per garantire il beneficio anche a chi è incapiente (cioè chi ha un'imposta dovuta inferiore alle detrazioni spettanti).
✔ Da 20.000 a 32.000 euro di reddito:
- Il bonus si trasforma in una detrazione fiscale aggiuntiva pari a 1.000 euro annui.
✔ Da 32.000 a 40.000 euro di reddito:
- La detrazione fiscale si riduce progressivamente, fino ad azzerarsi al superamento della soglia dei 40.000 euro.
Un meccanismo graduale per evitare la perdita dei benefici
Una delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 è la riduzione graduale del bonus oltre i 32.000 euro di reddito, per evitare il cosiddetto "scalino fiscale", ovvero una perdita improvvisa del beneficio.
Conclusioni: cosa aspettarsi per gli stipendi nel 2025?
La riforma del cuneo fiscale e contributivo punta a garantire un aumento stabile del netto in busta paga per i lavoratori dipendenti. Con la nuova struttura del bonus, il sistema diventa più equo e accessibile, favorendo le fasce di reddito più basse senza penalizzare quelle medio-alte.