Acqua sempre più cara: aumenti in tutta Italia. Dove la bolletta si paga di più
Altroconsumo svela le città italiane con i rincari maggiori: spese record a Frosinone, Pisa e Firenze. Milano la più economica

L’acqua potabile, bene essenziale per tutti, pesa sempre di più sul bilancio delle famiglie italiane. Secondo un’indagine di Altroconsumo, nel 2024 la bolletta dell’acqua è aumentata in media del 4,1% rispetto all’anno precedente. Alcune città hanno registrato rincari vicini al 10%, segnando un netto divario tra i vari territori. La spesa annua per una famiglia tipo di tre persone ha raggiunto i 470 euro, ma le differenze regionali sono ampie: si va dai 163 euro annui di Milano agli 852 euro di Frosinone.
L’indagine ha analizzato le tariffe del servizio idrico integrato in 87 capoluoghi italiani, ipotizzando un consumo annuo di 180 metri cubi di acqua, equivalente a 165 litri al giorno per persona. I risultati mostrano un’Italia divisa non solo tra Nord e Sud, ma anche all’interno delle stesse regioni, dove i costi possono variare anche di centinaia di euro.
Dove l’acqua costa di più (e dove di meno)
Frosinone guida la classifica con una spesa annua di 852 euro, seguita da Pisa (817 euro), Firenze (751 euro) e Massa (727 euro). Al contrario, Milano si conferma la città più economica, con una bolletta media di 163 euro.
Tra le città con i rincari più alti troviamo Bologna (+9,8%), L’Aquila, Bolzano e Venezia, tutte sopra il 9%. In controtendenza Trento, dove si è registrata una lieve diminuzione del costo dell’acqua, pari al -0,5%.
Variazioni estreme anche tra città vicine
Le differenze si notano anche all’interno delle stesse regioni. Nel Lazio, tra Roma e Frosinone, la spesa varia di ben 447 euro. In Sicilia, tra Caltanissetta e Catania, il divario è di 387 euro, mentre in Lombardia la differenza tra Brescia e Milano è di 303 euro.
Il Molise si distingue come la regione con le tariffe più basse: una famiglia spende in media 231 euro all’anno per l’acqua potabile, ben al di sotto della media nazionale.
Infrastrutture vecchie e dispersione idrica
Le cause principali dell’aumento delle tariffe sono diverse. In alcune zone si registra scarsità d’acqua, che obbliga a investimenti maggiori per garantire l’approvvigionamento. Le reti idriche obsolete, inoltre, richiedono frequenti lavori di manutenzione.
Secondo Istat, tra il 2020 e il 2024 circa il 42,4% dell’acqua viene dispersa a causa delle condizioni fatiscenti delle infrastrutture. Anche i costi di gestione variano sensibilmente da una regione all’altra, contribuendo alle differenze di prezzo.
Nel 2023, inoltre, il 33% dei capoluoghi del Sud ha dovuto attuare misure di razionamento, a testimonianza della criticità del sistema. Il 39,8% delle famiglie italiane ritiene che l’acqua sia ormai troppo costosa.
Il bonus acqua: chi ne ha diritto e come funziona
Per alleggerire il peso delle bollette, è disponibile il bonus acqua, destinato a chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro (fino a 20.000 euro per le famiglie numerose).
Il bonus garantisce 50 litri d’acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare, scontati in bolletta. Tuttavia, Altroconsumo chiede una revisione delle soglie ISEE per aumentare la platea dei beneficiari, in linea con quanto già avviene per i bonus su luce e gas.
Consigli per risparmiare acqua e tagliare i costi
Altroconsumo ha messo a disposizione delle famiglie un questionario interattivo per calcolare il consumo annuo e ottenere suggerimenti per ridurre gli sprechi idrici.
Tra le soluzioni più efficaci:
- Installare riduttori di flusso nei rubinetti
- Preferire la doccia al bagno in vasca
- Usare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico
- Raccogliere l’acqua piovana per irrigare orti e giardini
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