Pagamenti dell’Assegno unico al via dal 20 maggio: a chi spetta e cosa cambia
A attenzione all’Isee aggiornato, serve per ricevere gli importi corretti e gli arretrati

Anche per il mese di maggio 2025, l’erogazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico inizierà a partire dal giorno 20. Tuttavia, la somma che ciascuna famiglia riceverà potrebbe subire variazioni, a seconda della Dichiarazione Isee aggiornata. Le cifre dell’assegno, infatti, si adeguano annualmente sulla base della condizione economica e familiare, e il termine per aggiornare l’Isee è scaduto il 28 febbraio. Chi non ha presentato nei tempi la nuova Dsu riceve l’importo minimo pari a 57,50 euro, ma ha ancora tempo per mettersi in regola: la scadenza per la presentazione della Dsu è fissata al 30 giugno, e consente di ottenere sia gli arretrati da marzo che l’adeguamento futuro degli importi. «Chi presenta ora la Dsu riceverà l’importo corretto e i conguagli», spiegano dall’Inps, ricordando che per presentare la dichiarazione è possibile rivolgersi a un Caf oppure accedere al portale Inps con Spid, Cns o Cie.
Quando arriva l’assegno e cosa succede ai nuovi richiedenti
I beneficiari abituali riceveranno il pagamento a partire dal 20 maggio, mentre chi ha presentato una nuova domanda per l’assegno lo riceverà nell’ultima settimana del mese.
Lo stesso vale per chi ha diritto a conguagli retroattivi, a causa di aggiornamenti dell’Isee o della concessione di maggiorazioni familiari: questi importi arriveranno in coda rispetto ai versamenti ordinari. L’Assegno unico è pensato per essere flessibile e adattarsi alla situazione attuale del nucleo familiare, quindi è importante tenere aggiornata la documentazione.
Gli importi aggiornati in base al nuovo Isee
Con la presentazione della Dsu aggiornata, gli importi dell’Assegno unico possono aumentare. Per i figli minorenni, l’importo base passa da 199,40 a 201 euro, per quelli tra 18 e 20 anni da 96,90 a 97,70 euro, per i figli non autosufficienti da 119,60 a 120,60 euro. Inoltre, al secondo percettore di reddito spettano ora 34,40 euro, invece dei precedenti 34,10 euro. «L’adeguamento è automatico per chi presenta l’Isee aggiornato», ribadisce l’Inps.
Cos’è l’Assegno unico e chi può richiederlo
L’Assegno unico è un sostegno economico previsto per ogni figlio a carico, dalla nascita fino ai 21 anni, o senza limiti di età in caso di disabilità.
Spetta anche durante la gravidanza, a partire dal settimo mese, e ai figli maggiorenni che frequentano corsi scolastici, universitari, tirocini o che sono disoccupati e iscritti ai centri per l’impiego.
Il contributo è “unico” perché accorpa varie misure precedenti, e “universale” perché viene garantito a tutte le famiglie, anche in assenza di Isee o con valori elevati, seppure con importi ridotti.
Le novità 2025: stop maggiorazione temporanea e aumenti per inflazione
Da marzo 2025 è stata sospesa la maggiorazione temporanea prevista per i nuclei con Isee fino a 25mila euro: si trattava di una misura introdotta per compensare la fine dell’Assegno al Nucleo Familiare.
A partire dal 1° gennaio 2025, invece, l’assegno è stato rivalutato in base all’inflazione, con un adeguamento dello 0,8%. Inoltre, i genitori con figli sotto l’anno di età ricevono un aumento del 50% fino al primo compleanno. Le famiglie con almeno tre figli e Isee sotto i 45.939,56 euro ricevono un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni, mentre quelle con quattro figli o più ricevono un incremento fisso di 150 euro al mese.