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Trump gela l'Ue: respinta la proposta Ue su zero dazi all’industria

La proposta era stata presentata a Washington dal commissario europeo Maros Sefcovic. Bloomberg: “Pochi progressi, la maggior parte tariffe restano”

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Foto Ansa
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Quasi un niente di fatto: non è stato un "dialogo tra sordi" ma nemmeno tra alleati che parlano la stessa lingua. Il messaggio che arriva da Bruxelles, nel giorno del rientro del commissario Ue Maros Sefcovic, non cambia: l'offerta a Donald Trump - dazi zero su auto e industria, più gnl e armi americani, oltre a un fronte comune per tenere a bada la sovraccapacità spinta da Pechino - è sul tavolo. Ma la risposta dall'altra sponda dell'Atlantico gela l'Europa: la proposta di azzerare le sovrattasse è irricevibile, meglio parlare di investimenti reciproci ed export. Un rifiuto netto che rafforza la sensazione, diffusa nelle istituzioni comunitarie, che i tavoli tecnici - pur destinati a proseguire - non basteranno a colmare distanze ancora ampie. E, nell'attesa dell'incontro tra la premier Giorgia Meloni e l'inquilino della Casa Bianca, resta aperta l'ipotesi di un vertice straordinario dei leader Ue a maggio per dare slancio politico alle trattative.

I dazi restano

l'Ue e gli Stati Uniti hanno quindi fatto pochi progressi nel colmare le differenze sul commercio e i funzionari americani hanno indicato che la maggior parte dei dazi sull'Ue non saranno rimossi nell’immediato. Lo scrive l'agenzia Bloomberg citando fonti secondo le quali gli Stati Uniti avrebbero finora respinto la proposta dell'Ue sulla rimozione di tutte le tariffe sui beni industriali, incluse le auto. Washington avrebbe suggerito che alcuni dei dazi potrebbero essere compensati con un aumento degli investimenti e delle esportazioni.

Tariffe reciproche zero per zero

Nel corso degli incontri di ieri del commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, sul tavolo sono stati posti "la nostra offerta di lavorare per ottenere tariffe reciproche zero per zero per tutti i beni industriali, comprese le automobili, il tema della sovraccapacità globale nei settori dell'acciaio e dell'alluminio, la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento nei semiconduttori e nei prodotti farmaceutici". Lo rende noto un portavoce della Commissione Ue, sottolineando che Bruxelles "continuerà ad affrontare questi colloqui in modo costruttivo. È chiaro che saranno necessari notevoli sforzi congiunti" per un'intesa.

Meglio trattare

"Come sostenuto fin dal primo giorno, preferiamo i negoziati ai dazi, che danneggiano le nostre rispettive economie, gli operatori economici e i consumatori. Occorre inoltre affrontare l'incertezza che gli Stati Uniti hanno introdotto nell'economia globale. L'incontro di ieri ha toccato molti argomenti, dalle tariffe alle barriere non tariffarie. È stata esplorata la possibilità di un accordo equo e reciprocamente vantaggioso. Il Commissario ha ribadito che l'Ue e gli Usa condividono molte sfide e possono affrontarle insieme a vantaggio di entrambe le parti", spiega il portavoce.

La mossa dell’Ue

"L'Ue sta facendo la sua parte. Ora è necessario che gli Stati Uniti definiscano la loro posizione. Come in ogni negoziato, questa deve essere una strada a doppio senso, un impegno a doppio senso, con entrambe le parti che portano qualcosa al tavolo", ha sottolineato Olof Gill, portavoce della Commissione Ue, in merito alla missione del commissario Maros Sefcovic negli Usa. "Abbiamo proposto di continuare a lavorare a livello di esperti per esplorare ulteriormente il terreno per un accordo reciprocamente vantaggioso. In questa fase, non è ancora previsto un ulteriore incontro a livello di commissario", ha aggiunto.  "Non è stato affatto un dialogo tra sordi, ma un incontro molto mirato e produttivo. Quando diciamo che dobbiamo sentire di più dagli Stati Uniti, intendiamo proprio questo: dobbiamo avere un'idea chiara" degli obiettivi di Washington "nelle trattative", ha chiarito ancora Gill.

Proposta ancora sul tavolo

L'offerta dell'Ue è "ancora sul tavolo: dazi zero sui prodotti industriali, comprese le auto, e siamo disposti a considerare anche una serie di altre aree", ha ribadito il portavoce, chiedendo tuttavia "un ulteriore livello di impegno da parte degli Usa". "In merito all'invito del presidente Trump affinché l'Ue si sieda al tavolo delle trattative: signor presidente, siamo già seduti a quel tavolo. Quanto poi all'affermazione secondo cui l'Unione europea starebbe approfittando degli Stati Uniti, anche in questo caso i fatti non supportano le affermazioni", ha proseguito il portavoce della Commissione Ue.

"L'Ue è una fonte affidabile di materie essenziali per gli Usa" e "il principale acquirente di gas naturale e petrolio americani. A me sembra più un miglior amico che qualcuno che se ne approfitta", ha sottolineato.

Relazioni commerciali da 1.600 miliardi di euro

"Le relazioni commerciali tra l'Ue e gli Stati Uniti hanno un valore annuo di 1.600 miliardi di euro: si tratta di una straordinaria opportunità economica per entrambe le parti, che genera benefici concreti su entrambe le sponde dell'Atlantico. Attualmente, Ue e Usa hanno investimenti" reciproci "per un totale di 5.300 miliardi di euro, e sono 3,4 milioni i lavoratori statunitensi impiegati grazie agli investimenti europei negli Stati Uniti", ha spiegato il portavoce, aggiungendo che l'Ue fornisce agli Stati Uniti "ingredienti farmaceutici, macchinari avanzati, apparecchiature ad alta tecnologia e componenti per l'industria aerospaziale".

"Quanto all'affermazione secondo cui l'Ue non acquisterebbe prodotti alimentari e automobili americani, abbiamo già manifestato la volontà di raggiungere il miglior accordo possibile", ha ribadito Gill, indicando che "un'intesa su dazi zero per i beni industriali, comprese le automobili, aprirebbe enormi opportunità per i produttori di entrambe le parti". "Sul fronte agroalimentare - ha aggiunto - i dati parlano chiaro: nel 2023 l'Ue ha importato dagli Stati Uniti prodotti del settore per un valore di 12 miliardi di euro. Dal 2005, le importazioni europee di beni agroalimentari americani sono aumentate del 77%. E' quindi evidente che vi sono già settori in cui la cooperazione è forte e continua a crescere".

90 giorni per negoziare

Con Washington "abbiamo creato una finestra temporale di 90 giorni" - i controdazi Ue sono sospesi fino al 14 luglio - e "siamo appena al secondo giorno: è giusto lasciare un po' di tempo" per i negoziati, ha sottolineato il portavoce, indicando che non sono al momento previsti altri round politici ma i colloqui proseguono "a livello tecnico". "Ora - ha aggiunto - ci aspettiamo di iniziare un confronto più sostanziale, entrare nel merito, discutere nel dettaglio come potrebbero essere strutturati i vari accordi" con l'amministrazione Trump.

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