Cosa sta succedendo nel settore immobiliare italiano? Gli ultimi dati di mercato
L’inflazione continua a mordere il reddito delle famiglie italiane, il costo del denaro è schizzato verso l’alto e la crescita economica incomincia a mostrare segni di debolezza. In questo quadro macro economico preoccupante cosa sta accadendo al mercato immobiliare italiano? Informazioni utili per capire lo stato di salute del settore sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate e purtroppo non sono positive. Nel secondo trimestre del 2023 le compravendite sono risultate in netto calo rispetto allo stesso periodo del 2022.
A livello nazionale la flessione nel settore residenziale è stata del 16%. In alcune importanti città il calo è stato però ancora maggiore: Roma -21,5%, Milano -17,1%, Bologna -22,8%. Sul settore pesa ovviamente come un macigno il repentino rialzo dei tassi operato dalla Bce per contrastare l’inflazione. Rialzo che indice negativamente sull’erogazione dei mutui il cui volume nel primo trimestre del 2023 è calato del 26% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Come noto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha fatto capire che i tassi di interesse sono destinati a rimanere a lungo su alti livelli. Sicuramente fino a quando non si normalizzerà l’inflazione, a patto però che non arrivi una severa recessione che costringa Francoforte ad un rapido dietrofront. Entrambi gli scenari sono però negativi per il settore immobiliare. Gli esperti sono giunti alla conclusione che il mini ciclo rialzista iniziato nel 2021 con la fine del lockdown covid è ormai giunto al termine.
Scenario confermato anche dall’andamento dei prezzi. Ad Agosto 2023 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media 1.971 euro al metro quadro, contro i 1.978 euro di luglio e il 1.980 euro di giugno. Rispetto al 2022 i prezzi sono ancora in crescita (+2,28%) ma gli ultimi mesi hanno registrato un'inversione del trend, seppur lieve.
Le prospettive future del settore sono incerte ma non drammatiche. Secondo l’ufficio studio Gabetti la domanda di immobili rimane comunque elevata. Questo significa che nel momento in cui dovesse avviarsi il tanto agognato ribasso dei tassi il settore sarebbe pronto per ripartire.
Le cose vanno invece a gonfie vele sul fronte degli affitti. Ad Agosto 2023 per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media 12,77 euro al mese per metro quadro, con un aumento del 5,10% rispetto all’anno precedente. In questo caso, a differenza dei prezzi di vendita, non si registra alcuna recente inversione di trend.