Caro-aerei prezzi pazzi a Natale: Sicilia e Sardegna in "ostaggio". Ecco la classifica dei voli più costosi
Chi acquista oggi un biglietto in classe economy per volare in Sicilia durante le festività, partendo il 23 dicembre e tornando domenica 7 gennaio, si trova a spendere fino a 521 euro. Assoutenti: “Un salasso che svuota le tasche dei cittadini”
Anche il prossimo sarà il Natale del caro-voli per spostarsi in Italia, esigenza che accomuna milioni tra lavoratori e studenti fuori sede e del quale problema Sicilia e Sardegna sono la fotografia perfetta. Nonostante, infatti, i recenti interventi sulle compagnie, i costi lievitano nel periodo festivo e sfondano ormai ampiamente i 500 euro tra andata e ritorno, special modo se si parte e si arriva in Sicilia e Sardegna, da sempre le più bersagliate in termini economici per via delle logistiche isolane. Necessità ed esigenze dei viaggiatori su cui le compagnie speculano puntualmente ogni anno.
La classifica dei prezzi pazzi
I costi sono quasi gli stessi di un volo intercontinentale. La top venti delle tariffe realizzata da Assoutenti ha posto le seguenti indicazioni di ricerca: classe economy, partenza 23 dicembre 2023, ritorno 7 gennaio 2024. L’indagine è stata condotta in data 3 dicembre 2023 attraverso la piattaforma specializzata Skyscanner.
1) Bologna-Palermo 521 euro 2) Bologna-Catania 465 euro 3) Torino-Catania 446 euro 4) Pisa-Catania 441 euro 5) Verona-Palermo 439 euro 6) Genova-Catania 404 euro 7) Milano-Palermo 399 euro 8) Pisa-Cagliari 395 euro 9) Bologna-Cagliari 381 euro 10) Torino-Palermo 366 euro 11) Venezia-Catania 374 euro 12) Milano-Catania 372 euro 13) Venezia-Palermo 360 euro 14) Venezia-Cagliari 345 euro 15) Verona-Catania 344 euro 16) Pisa-Palermo 320 euro 17) Torino-Cagliari 297 euro 18) Roma-Cagliari 282 euro 19) Roma-Palermo 242 euro 20) Roma-Catania 203 euro e Milano-Cagliari 203 euro.
Il Codacons ha chiesto in merito un intervento urgente da parte dell'Antitrust, visto che i recenti tavoli aperti al Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e l'apertura di un’indagine conoscitiva non sembrano aver risolto il problema. Anche se l'esecutivo però rivendica la propria azione: "Abbiamo fornito all'Antitrust gli strumenti per agire - spiega il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso - e l'indagine avviata è la dimostrazione che il nostro decreto legge (il decreto Asset, n.d.r.) e le norme in esso contenute, stanno funzionando". Tra le misure introdotte va segnalato lo sconto offerto dalla Regione Sicilia, del 50%, sui biglietti, riguardante però i soli residenti.
Le speculazioni maggiori per Sicilia e Sardegna
Intanto chi si appresta oggi ad acquistare un biglietto in classe economy per volare in Sicilia durante le festività, partendo il 23 dicembre e tornando domenica 7 gennaio, ed è disposto ad imbarcarsi a qualsiasi orario (anche mattina presto o sera tardi) si trova a dover spendere fino a 521 euro (tra andata e ritorno) partendo da Bologna e atterrando a Palermo, oppure 465 euro se va a Catania.
Da Torino a Catania, nelle stesse date, servono almeno 446 euro, 441 euro da Pisa a Catania, 439 euro da Verona a Palermo. Sopra quota 400 euro anche il volo Genova-Catania (da 404 euro a persona), mentre da Milano a Palermo servono almeno 399 euro a passeggero, ma si può arrivare a spendere fino a 706 euro a seconda dell'orario e della compagnia prescelta.
In crescita anche le tariffe dei voli per la Sardegna: per raggiungere Cagliari partendo da Pisa la spesa minima per il biglietto di andata e ritorno (nelle stesse date 23 dicembre/7 gennaio) è di 395 euro, se si parte da Bologna 381 euro, da Venezia 345 euro, da Torino 297 euro. Prezzi che ovviamente non considerano i costi aggiuntivi per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, balzelli che fanno salire ulteriormente il costo di un volo.
"Un'emergenza che si ripresenta ogni anno e che sembra senza soluzione. E proprio il caro-voli - spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - sarà uno dei temi al centro di Expo consumatori 2023, kermesse annuale dove istituzioni, politica e aziende si confrontano con i consumatori, e che quest'anno si terrà a Napoli dal 12 al 14 dicembre e vedrà protagonisti esponenti del governo, big della politica e società leader dei vari settori".
Il Codacons si appella all'Antitrust "perché emani, così come fatto nei giorni scorsi per questioni assai meno rilevanti, misure cautelari d'urgenza nel settore del trasporto aereo volte a bloccare gli algoritmi che fanno impennare le tariffe dei voli per le isole nei periodi di Natale e Capodanno, e contrastare le speculazioni che puntualmente danneggiano gli utenti in questo periodo dell'anno”.
Troppo tardi per cambiare gli algoritmi?
Dal canto suo l'Antitrust ha replicato che "appare in netto ritardo, e qualsiasi intervento contro gli algoritmi che portano a Natale le tariffe alle stelle sarà tardivo, considerati i livelli astronomici già raggiunti dai prezzi dei biglietti". È quanto riferito proprio dal Codacons, secondo cui, "a seguito degli esposti del Codacons, l'Antitrust ha aperto lo scorso 16 novembre un’indagine conoscitiva sull'uso degli algoritmi da parte delle compagnie aeree".
"Il problema, tuttavia, è che i prezzi dei biglietti per volare in Sicilia e in Sardegna a Natale sono già alle stelle, e qualsiasi provvedimento sarà adottato dell'Autorità nei prossimi mesi - prosegue il Codacons - sarà tardivo e non salverà le tasche dei cittadini”.