Pensioni febbraio 2025: aumenti, arretrati e novità sui pagamenti
Aumenti per l'inflazione, arretrati di gennaio e nuove date di accredito per conto bancario e postale: cosa sapere sulle pensioni di febbraio 2025

Febbraio 2025 porta con sé novità importanti per i pensionati italiani, tra aumenti legati all’inflazione, arretrati e nuove date di accredito. Secondo l’Inps, i cedolini saranno disponibili nell’area riservata entro il 20 gennaio, mentre i pagamenti avverranno il 1° febbraio per chi possiede un conto postale e il 3 febbraio per i titolari di un conto bancario.
Aumenti per l’inflazione: chi ne beneficia
Le pensioni fino a quattro volte il minimo (2.394,44 euro) riceveranno un aumento dello 0,8%, come stabilito dal Ministero del Lavoro. Per importi superiori, l’incremento sarà ridotto: lo 0,72% per assegni tra quattro e cinque volte il minimo e lo 0,6% per quelli sopra i 2.993,05 euro. Questo adeguamento tiene conto dell’inflazione calcolata dall’Istat, ma non tutti i pensionati potranno beneficiare pienamente del recupero.
Arretrati di gennaio: un assegno più alto
Oltre agli aumenti, l’assegno di febbraio includerà gli arretrati relativi al mese di gennaio per chi non ha ricevuto subito l’adeguamento previsto. Per esempio, le pensioni minime aumentano da 598,61 euro a 603,40 euro, con una maggiorazione extra per chi percepisce il minimo effettivo di 614,77 euro, introdotta con misure precedenti.
Riduzione dei coefficienti: un impatto sulle nuove pensioni
Dal 2025 è entrata in vigore una riduzione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo, che influenzerà gli assegni per chi si ritira ora dal lavoro. Secondo la Cgil, questo cambiamento comporterà una riduzione media del 2% per le pensioni di vecchiaia. Per esempio, un assegno di 1.250 euro lordi perderà circa 25 euro al mese, pari a oltre 5.000 euro nel corso della pensione.
Date di pagamento: cosa tenere a mente
I pensionati con conto postale riceveranno l’accredito sabato 1° febbraio, mentre chi ha un conto bancario dovrà attendere lunedì 3 febbraio. La differenza è dovuta ai giorni bancabili, con Poste Italiane che effettua pagamenti anche il sabato, a differenza delle banche che operano solo dal lunedì al venerdì.
Conclusioni degli esperti: il futuro delle pensioni
Enzo Cigna, responsabile politiche previdenziali della Cgil, ha spiegato che i nuovi coefficienti riflettono l’aumento della speranza di vita: “Più alta è la speranza di vita, più lungo sarà il periodo di erogazione delle pensioni e, di conseguenza, più bassi saranno i coefficienti”. Questo aggiustamento segue il temporaneo aumento del biennio 2023-2024 legato agli effetti della pandemia, ma comporta inevitabilmente una nuova flessione degli importi.