Il dato sull’inflazione americana gela gli investitori: si allontana il taglio dei tassi di interesse
Brutte notizie per gli investitori e per l’economia americana. A gennaio i prezzi al consumo sono saliti del 3,1%, sopra le attese degli analisti che scommettevano su un +2,9%. Su base mensile i prezzo sono cresciuti dello 0,3%, oltre il +0,2% previsto dal mercato.Il dato è stato accolto negativamente da Wall Street. Sia il Dow Jones che il Nasdaq hanno chiuso la seduta in netto ribasso. Il motivo è molto semplice: si allontana il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Le precedenti aspettative erano per un ribasso a giugno ma ora questa ipotesi appare assai improbabile.
Brutte notizie sono arrivate anche per chi attende un taglio dei tassi in Europa. A raffreddare le attese questa volta non è stato l'arrivo di un dato economico ma le parole di Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea (BCE). "Sebbene l'inflazione sia sulla strada giusta, dobbiamo tenere d'occhio i fattori di rischio in gioco. Anche se stiamo andando nella giusta direzione, non dobbiamo anticipare noi stessi. Ci vorrà ancora un po' di tempo prima di avere le informazioni necessarie per confermare che l'inflazione sta tornando in modo sostenibile al nostro obiettivo del 2%" ha affermato il banchiere facendo capire che almeno per ora anche la BCE non ha nessuna intenzione di ribassare il costo del denaro.