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Il bonus ristrutturazione si applica anche ai box auto: i dettagli della misura

La misura è disponibile per tutti i contribuenti soggetti all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), a prescindere dalla loro residenza in Italia

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Il bonus ristrutturazione si applica anche ai box auto: i dettagli della misura

La detrazione Irpef per il recupero del patrimonio edilizio si applica anche ai box auto acquistati o di nuova costruzione. Facciamo il punto sulla misura: 

 

Condizioni per la detrazione sull’acquisto del box auto

La detrazione per l’acquisto di un box auto è limitata alle spese sostenute per la sua costruzione, purché queste siano provate tramite una certificazione rilasciata dal costruttore. L'agevolazione può essere concessa solo se sono soddisfatte alcune condizioni. Prima di tutto, il contribuente deve possedere il parcheggio o aver sottoscritto un contratto di vendita di cosa futura per il box, che sia stato già realizzato o che sia in fase di realizzazione. Inoltre, è necessario che il parcheggio sia vincolato come pertinenza di un'unità abitativa di proprietà del contribuente, e se il parcheggio è ancora in costruzione, deve essere previsto l'obbligo di stabilire tale vincolo con un’abitazione. Un altro requisito è che l’impresa costruttrice fornisca una documentazione dettagliata dei costi relativi esclusivamente alla realizzazione del parcheggio, separandoli da eventuali costi aggiuntivi che non sono ammissibili per la detrazione.

Vendita del box e continua fruizione della detrazione

Nel caso in cui il box pertinenziale venga venduto dopo aver beneficiato della detrazione, il proprietario dell’unità immobiliare principale (destinata a residenza) può continuare a usufruire della detrazione per la costruzione o l’acquisto del box, a condizione che questa venga indicata esplicitamente nell’atto di vendita. Se tale indicazione manca nell'atto, l’acquirente del box può beneficiare delle quote residue della detrazione, ma solo se nel contratto di acquisto viene specificato che il box è vincolato come pertinenza a un'altra unità immobiliare a destinazione residenziale.

Chi può beneficiare del bonus

Il bonus è disponibile per tutti i contribuenti soggetti all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), a prescindere dalla loro residenza in Italia. L’agevolazione non è riservata esclusivamente ai proprietari degli immobili, ma è estesa anche a chi detiene diritti reali o personali di godimento e sostiene le spese per gli interventi. Tra i beneficiari rientrano i proprietari e i nudi proprietari, gli usufruttuari, i titolari di diritti d’uso, abitazione o superficie, gli inquilini e i comodatari, i soci di cooperative con proprietà divisa o indivisa, gli imprenditori individuali per immobili non strumentali, i soci di società semplici o imprese familiari.

Estensione della detrazione a familiari e altri soggetti

Inoltre, anche i familiari conviventi, i coniugi separati assegnatari dell’immobile e i componenti di unione civile possono accedere alla detrazione, a condizione che siano intestatari delle fatture e dei bonifici relativi ai lavori.

Le cifre del bonus

Per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, il bonus prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per gli interventi relativi all’abitazione principale, mentre per le seconde e terze case la percentuale di detrazione sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione potrà essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Per gli anni 2026 e 2027, la percentuale di detrazione verrà ridotta: per le abitazioni principali scenderà al 36%, mentre per le altre unità immobiliari sarà del 30%. A partire dal 2028, la detrazione sarà fissata al 30%, con una spesa massima di 48.000 euro, indipendentemente dal tipo di immobile. Le spese sostenute dovranno essere suddivise tra tutti i soggetti che detengono diritti sull’immobile.

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