Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari: arriva in supporto il fintech
FINOM lancia un nuovo conto per le partite IVA così che possano gestire tutte le loro operazioni personali e professionali e anche il nuovo obbligo di fatturazione elettronica

Con il fenomeno delle grandi dimissioni ancora al centro del mercato del lavoro, molti professionisti hanno lasciato la vita da dipendente per aprire la partita IVA e mettersi in proprio. Questa scelta porta ad un cambio netto della vita dei professionisti che dovranno pensare a gestire le finanze in modo nuovo e con la notizia della fatturazione elettronica obbligatoria da Luglio, tutto diventa ancora più delicato.
Ecco perché da FINOM, fintech olandese presente in 4 paesi e con una raccolta di capitali di quasi 17 milioni di euro, ha lanciato un nuovo conto bancario business per partite IVA e liberi professionisti italiani, che include nella stessa piattaforma anche la fatturazione elettronica, con un IBAN italiano e carte di debito business VISA. Per questa espansione FINOM ha scelto come partner bancario la piattaforma europea di Banking-as-a-Service Solarisbank.
“In Italia siamo l'unica azienda fintech a offrire banking e fatturazione elettronica in un'unica piattaforma - spiega Antonio la Mura, Country Manager Italia di FINOM - Oggi raddoppiamo i nostri sforzi nel Paese, che è da sempre un mercato chiave per noi. Qui i professionisti sono davvero la spina dorsale dell'economia nazionale, nonostante siano poco considerati dalle banche tradizionali. Non solo, ma da luglio di quest'anno la maggior parte dei liberi professionisti forfettari sarà obbligata per legge a emettere solo fatture elettroniche. Con l’ampliamento della nostra offerta vogliamo servire questo pubblico al meglio. Abbiamo iniziato come fornitore di fatturazione elettronica alla fine del 2019 e abbiamo già più di 15.000 clienti in Italia, un numero in costante crescita nell'ultimo anno. I nostri clienti sono un buon mix di liberi professionisti, singoli imprenditori e aziende. Il nostro nuovo conto business per professionisti è solo il primo passo: prevediamo infatti di offrire lo stesso servizio bancario alle PMI entro la fine di quest'anno. La gestione delle finanze non deve essere un grosso punto dolente per chi svolge un’attività professionale. FINOM mette insieme i pagamenti, una fatturazione estremamente semplice, la riconciliazione bancaria e la categorizzazione delle spese, tutto nello stesso posto, per consentire agli utenti di gestire in trasparenza le proprie finanze, risparmiando tempo da utilizzare per migliorare la propria attività professionale o semplicemente per dedicarsi da altro”.
Solarisbank è il partner prescelto di FINOM per il conto business italiano e per l’emissione delle carte Visa Business Debit. Questo modello ha già dato i suoi frutti in Germania, dove FINOM è arrivata nell'ottobre 2020, facendo crescere rapidamente la sua base di clienti e diventando in quel mercato la piattaforma di servizi finanziari B2B in più rapida crescita.
“C’è un enorme potenziale nella digitalizzazione del mercato finanziario italiano, soprattutto quando si tratta di innovazioni basate su Open Banking e Banking-as-a-Service. Tuttavia, questi modelli hanno scopi diversi. Nei modelli Open Banking, in genere, le banche non bancarie utilizzano i dati della banca per i loro prodotti. Nei modelli Banking-as-a-Service, le aziende integrano i servizi finanziari direttamente nella propria offerta di prodotti. FINOM sfrutta l'ampiezza della piattaforma Banking-as-a-Service di Solarisbank per fornire ai propri clienti un'offerta digitale all'avanguardia, su misura per le loro esigenze specifiche. Siamo estremamente orgogliosi che FINOM ci abbia scelto per la sua espansione internazionale, offrendo IBAN italiani", dichiara Federico Roesler Franz, Direttore Generale Italia di Solarisbank.
“L'Italia è un Paese dominato dalle microimprese, dove i lavoratori autonomi sono più di 4,5 milioni e rappresentano il 25% della forza lavoro totale, quindi sono molto importanti per l'economia - afferma Luca Moroni, Head of Visa Business Solutions Southern Europe - Queste micro imprese stanno giocando un ruolo fondamentale nel percorso di ripresa economica dell'Europa e la loro capacità di abbracciare e integrare le tecnologie digitali non è mai stata così importante. Visa ha lanciato una serie di iniziative, con l'obiettivo di supportare la digitalizzazione di 8 milioni di imprese in Europa. In questo scenario le carte aziendali, sia fisiche sia virtuali, rappresentano uno strumento facile e sicuro per digitalizzare i processi, semplificando, ad esempio, la riconciliazione e il rimborso dell'Iva”.
Agevolare le partite IVA: intervista ad Antonio La Mura, Country Manager Italia FINOM
FINOM si allea con le partite IVA che presto dovranno integrare la fatturazione elettronica nel loro lavoro. Quali sono i plus dei liberi professionisti nell'affidarsi a FINOM rispetto agli istituti tradizionali?
La categoria dei professionisti e dei lavoratori autonomi trova ancora poche soluzioni create apposta per i loro specifici bisogni. In genere il mercato offre software o app pensati per PMI, cioè clienti con livelli di fatturato e strutture organizzative che, benché di dimensioni modeste, restano poco allineate con le esigenze di un professionista. Chi lavora in proprio ha dei fatturati proporzionati alla singola persona fisica, senza collaboratori e molto spesso senza esperienza specifica nell’amministrazione aziendale.
FINOM vuole rendere i sistemi solitamente dedicati alle PMI fruibili anche per i piccoli professionisti, offrendo quelle funzionalità che possono semplificare la vita e il lavoro. Assistiamo i lavoratori autonomi in ogni fase di approccio e utilizzo di nuovi strumenti, come avverrà - per esempio - con il nuovo obbligo di fatturazione elettronica per molti forfettari, in vigore dal primo luglio.
Pensando alle partite IVA, cosa ricercano in un conto corrente? Come si può agevolare la gestione della libera professione e quali saranno gli strumenti che implementerete per migliorare la loro esperienza?
I professionisti sono assimilabili ai consumatori “retail”, cioè alle persone fisiche, i cui bisogni sono però più complessi, perché si trovano a dover gestire un’attività che porta con sé obblighi di natura amministrativa e fiscale diversi. Per questo motivo, le aspettative di una partita IVA riguardano la qualità del prodotto, il servizio reso e l’affidabilità della soluzione. Qualità e servizio: le app finanziarie di ultima generazione hanno abituato i consumatori finali a standard di efficienza estremamente elevata, in termini di facilità di utilizzo del conto (e quindi User Experience), rapidità di apertura e attivazione (apertura da remoto e in pochi minuti) e supporto (Customer Care rapido ed efficiente) Affidabilità: qui si gioca tutto su sicurezza, garanzia dei fondi e assenza di bug o malfunzionamenti. Ad esempio è sempre una buona idea capire se la fintech a cui ci affidiamo abbia o meno una propria licenza. FINOM, ad esempio, ha acquisito la licenza di moneta elettronica a novembre 2021 in Olanda, il che è una garanzia ulteriore per i nostri clienti
Questi elementi sono comuni a molti prodotti finanziari, ma quando parliamo di un professionista il valore aggiunto del prodotto viene spesso scoperto con l’utilizzo. Magari si comincia a utilizzarlo per una singola funzione, come la fatturazione elettronica, per poi espandersi su altri utilizzi. Parliamo ad esempio di riconciliazione, che permette all’utente di avere sempre una visione chiara e trasparente dei clienti morosi o delle fatture pagate, così come dei crediti e debiti da saldare nel corso delle prossime settimane. In questo modo è possibile subito capire quale sia la propria liquidità, ragionando meglio sulla crescita dei propri ricavi. Inoltre, è possibile impostare l’invio di reminder automatici ai clienti per ricordargli quando effettuare pagamenti, e condividere loro un link di pagamento via bonifico o PayPal. Infine, si può spostare una parte dei propri guadagni in un wallet digitale interno in cui fare piani di accumulo per il pagamento di spese impreviste o semplicemente per prepararsi al pagamento delle tasse. Insomma, il conto corrente non è più un prodotto a sé, ma un abilitatore di funzionalità nuove al servizio di chi lavora in proprio.
Quali sono i piani di FINOM per il prossimo semestre in Italia?
Entro la fine dell’anno contiamo di estendere i nostri servizi anche alle piccole e medie imprese, offrire il servizio di pagamento degli F24 e sviluppare il nostro prodotto verso formule di expense management sempre più utili e automatizzate.