Investimenti: 2023 al rialzo grazie a tech e rinnovabili, frenano le cripto
Dopo un 2022 da dimenticare, il 2023 inizia con fiducia e ottimismo sui mercati finanziari. Un’indagine condotta da Investing.com, svela perché e quali sono i settori più promettenti secondo gli investitori.

Dopo un anno nero, con ribassi che hanno coinvolto pressoché tutto il mercato azionario globale, il 2023 è ricominciato all’insegna di una nuova fiducia.
È quanto emerge dall’outlook condotto da Investing.com, la principale piattaforma sui mercati nel mondo, che ha raccolto in un sondaggio l’opinione di oltre 3300 investitori retail tra Italia (450 gli intervistati), Spagna, Turchia, Brasile e Stati Uniti.
E mentre ad abbandonare le azioni sono prevalentemente i cosiddetti investitori istituzionali (fondi comuni di investimento, fondi pensione e assicurazioni), i portafogli degli investitori retail (risparmiatori, imprese, società o enti) rimangono composti in gran parte proprio da azioni.
Subito dopo gli Stati Uniti, con l’85%, è proprio l’Italia (78%) a confermare questo trend, seguito da Brasile (75%), Spagna (68%) e Turchia (67%).
A spiegare il fenomeno a Tiscali è Jesse Cohen, Senior Analyst di Investing.com: “Una nuova generazione di investitori retail, entrata nel mercato al culmine della pandemia di coronavirus, è stata condizionata a comprare al ribasso, indipendentemente dalle condizioni di mercato, dai problemi di valutazione e dalle preoccupazioni macroeconomiche. Per molti versi, questo investitore è diventato una forza collettiva più potente dell'investitore professionale e semplicemente non si preoccupa delle stesse cose degli esperti”.
Una forza collettiva che, a dispetto delle perdite subite nel 2022 (coinvolgendo il 66% degli investitori italiani), non ha frenato l’ottimismo.
Lanciata al termine del 2022, la survey ha infatti evidenziato come 8 investitori italiani su 10 progettino investimenti per il 2023, cifra che raggiunge il 95% in Turchia, il 94% in Brasile e l’89% in Spagna.
Un ottimismo riflesso anche nel fatto che più della metà dei rispondenti si aspetta la ripresa del bull market nei prossimi 12 mesi, come dichiarato anche dal 59% degli intervistati nel nostro Paese.
Riguardo i settori più promettenti per l’anno in corso, secondo gli esperti bisognerà concentrarsi in particolar modo su tech ed energie rinnovabili, mentre le criptovalute rimangono in cerca di stabilità.
In Italia il 19% degli investitori ha ridotto o ritirato del tutto i propri investimenti nelle monete virtuali.
A questo proposito, Cohen spiega che “l’aumento dei tassi di interesse e dei rendimenti obbligazionari ha pesato sulle criptovalute per la maggior parte dell'anno. Quando i tassi sono bassi è più probabile che gli investitori si buttino su asset sensibili al rischio. Tuttavia, quando i tassi iniziano a salire, gli investitori diventano molto più sensibili al rischio e questo è ciò che abbiamo visto nel mercato delle criptovalute.
Sebbene si preveda un'ulteriore volatilità del mercato anche all'inizio del 202 – conclude il Senior Analyst di Investing.com – le azioni sono pronte a mettere a segno un forte rimbalzo in presenza di segnali che indicano che l'inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, consentendo alle banche centrali di cambiare politica monetaria e iniziare a tagliare i tassi in risposta al rallentamento dell'economia. In effetti, i mercati azionari hanno un'esperienza consolidata di recupero di forti perdite e di rally verso nuovi record nel corso del tempo”.