Il piano cashless del governo: ricco concorso a premi per chi consuma di più e rimborsi del 10% sulla spesa
Premio di 3 mila euro per gli italiani che effettueranno più transazioni e bonus fino a 300 euro sulle spese effettuate
Se la notizia non fosse stata riportata anche dai principali quotidiani italiani si sarebbe potuto pensare ad uno scherzo o ad una fake news ma è tutto vero: il governo sta pensando di introdurre un concorso a premi sull’uso dei pagamenti elettronici. Il piano allo studio prevede di riconoscere un premio di 3 mila euro ciascuno per gli italiani che effettueranno il maggior numero di transazioni con carte e altri strumenti di pagamento elettronici. Le persone premiate dovrebbero essere le prime 100 mila in classifica. La competizione dovrebbe partire il 1 dicembre e durare 6 mesi.
Cashback: rimborsi del 10% sulle spese
Il concorso a premi affiancherebbe il piano iniziale per lo stimolo dell'uso del contante noto anche come cashback. Dalle prime notizie filtrate da Palazzo Chigi il meccanismo non dovrebbe discostarsi da quello annunciato da tempo: la restituzione del 10% sulle transazioni pagate con strumenti elettronici su un importo massimo di 3000 euro. Meccanismo che dunque darebbe diritto a un bonus di 300 euro.
Un meccanismo complesso
E’ importante sottolineare però che i 3000 euro di spesa del piano cashback non corrispondono al valore delle merci acquistate ma ad un importo risultante dalla somma dei punteggi assegnati a ciascun tipo di transazione. L’obiettivo del governo è spingere le persone ad utilizzare le carte di pagamento il più possibile, anche per gli acquisti di piccolo importo come un caffè. Per fare questo il meccanismo prevede di penalizzare le transazioni di alto valore e premiare le piccole. Questo per evitare di avere diritto al cash back anche con una singola transazione di 3000 euro (esempio l’acquisto con carta di un elettrodomestico).
Un premio agli italiani più ricchi
Una idea come quella del concorso a premi per i consumatori più accaniti non si era mai sentita e non si può negare che qualche dubbio lo solleva perché non bisogna essere dei fini economisti per capire che premierà le persone più ricche. Apparentemente l’intento è nobile (favorire l’uso dei pagamenti elettronici) ma è evidente che non è questo il modo più corretto per raggiungere il risultato. Il piano potrebbe nascondere anche un secondo obiettivo dell'esecutivo: alimentare una forsennata corsa alla shopping dei cittadini che inevitabilmente avrebbe effetti positivi sull’andamento dell’economia e dunque sul consenso politico.
Soldi a pioggia al posto degli investimenti strutturali
Di fronte ad un piano come quello cashless è necessario porsi anche una domanda: è davvero questo il modo per far ripartire l’economia italiana? Non sarebbe forse più saggio utilizzare i soldi pubblici per fare le riforme e gli investimenti strutturali che il Paese necessità da decenni? La fiammata dei consumi sarebbe transitoria e destinata a sparire una volta eliminati gli stimoli. Le riforme e gli investimenti strutturali avrebbero invece il merito di creare le condizioni per una crescita economica duratura. I soldi stanziati da Palazzo Chigi per stimolare i pagamenti elettronici ammontano a ben 3 miliardi di euro. Non proprio noccioline.
Milioni di esclusi
Anche sul cashback non mancano le perplessità perché si tratta ugualmente di una misura che favorisce i ricchi a discapito dei poveri. Secondo le stime della CGIA di Mestre ben 15 milioni di italiani adulti non hanno un conto corrente. E' giusto escludere una fetta così grande della popolazione dal meccanismo?
La lotteria finale con premio da 5 milioni
C’è poi infine una terza misura che ugualmente premierà chi parteciperò al piano cashless: la lotteria degli scontrini, con premi fino a 5 milioni. Chi vince sarà dunque 3 volte fortunato: premio da 3 mila euro, bonus da 300 e per concludere super vincita milionaria.