Il fintech parla anche italiano, la startup FINOM cresce e sbarca in Germania
Intervista con Antonio La Mura, Head of Business Italia
Gli scenari futuri del fintech presentavano la necessità di prodotti snelli, digitali, veloci e facili da usare e che potessero permettere agli utenti di vivere le proprie finanze in modo innovativo e sicuro. Ma ora le sfide si sono rinnovate e nello scenario post-pandemico i paradigmi e le necessità muteranno e ci si dovrà adattare e preparare per raggiungere nuovi obiettivi.
Finom, startup B2B nata nel 2019, è un servizio finanziario al 100% digitale creato da professionisti e imprenditori per professionisti e imprenditori che ha avuto la credibilità e la consistenza da riuscire a raccogliere oltre 16,8 milioni di investimenti solo in questo ultimo anno. Una startup in rapida ascesa guidata in Italia da Antonio La Mura, Head of Business Italia.
Ma per capire di più quali sono le necessità dei giovani imprenditori e professionisti di oggi, quali le sfide e le opportunità da cogliere nel mondo del fintech, Tiscali ha chiesto ad Antonio La Mura di delineare un quadro chiaro di ciò che ci si aspetta per il futuro.
Quali sono gli elementi distintivi di Finom?
"Finom vuole diventare l’assistente finanziario a tutto tondo per professionisti e micro-imprenditori, includendo fatturazione, gestione dei propri conti bancari legati all’attività e rendicontazione. È infatti possibile associare ad ogni transazione la fattura attiva o passiva che la riguarda, cercare le operazioni passate in base a filtri determinati dall’utente o in base ai periodi e tenere sempre sotto traccia gli incassi e i pagamenti previsti nelle settimane o mesi successivi tracciati e aggiornati ogni giorno, dando all’utente una visione sempre aggiornata dello stato di salute delle proprie finanze.
A questo si aggiungono la possibilità di tracciare real time l’invio della fattura e la ricezione da parte del cliente, l’invio di reminder per fatture insolute, e la condivisione del profilo con collaboratori o con il commercialista per ridurre i tempi legati alla condivisione dei documenti e rendere il tutto più semplice e immediato".
Cosa cercano le PMI e i professionisti in un servizio di business finance management?
"Il valore più importante che i nostri clienti cercano in un prodotto come il nostro è la sua semplicità di utilizzo e l’affidabilità del servizio. Professionisti e imprenditori sono ormai abituati a soluzioni finanziarie retail estremamente semplici e si aspettano lo stesso livello di servizio anche per gli strumenti che utilizzano nella gestione della propria attività.
Inoltre, sappiamo bene come la fatturazione sia un elemento necessario e delicato per le aziende. Quindi, la possibilità di ricevere supporto immediato mentre si utilizza il servizio diventa fondamentale per fornire un un prodotto che risponde alle attese dei clienti. In Finom abbiamo scelto di puntare moltissimo sull’efficacia e sulla velocità del nostro Customer Support, che risponde in meno di 5 minuti alle richieste dei nostri utenti e ha un livello di soddisfazione medio superiore al 95%".
Quali sono le sfide del fintech al momento?
"Dopo il periodo di sviluppo iniziale caratterizzato da un tessuto di startup, il fintech oggi in Italia si trova nella sua fase di consolidamento. Vedo crescere nuovi progetti messi in campo da player consolidati, che adottano soluzioni innovative per migliorare l’esperienza utente e mantenere alta la fedeltà dei propri clienti, ormai sempre più abituati a servizi semplici e integrati. La sfida ora è sull’effettiva capacità dei singoli progetti di creare un valore reale e distintivo per i propri clienti, crescendo in un mercato competitivo e sempre più ricco di nuove iniziative".
Quali, invece, quelle del target di Finom?
"Credo che lo scenario pandemico sia il fattore principale da tenere in considerazione. La sfida più grande per il nostro target di riferimento, cioè professionisti e imprenditori, è il cambiamento da un modello di lavoro tradizionalmente basato su relazioni personali e negoziazioni di persona, al modello di lavoro 'smart', che implica l’adozione di strumenti digitali per gestire documenti, organizzare videoconferenze e in generale compiere operazioni vincolanti a distanza.
Sarà necessaria, quindi, una elevata capacità di adattamento e voglia di abbracciare un cambiamento ormai inevitabile. All’inizio sarà faticoso, ma credo che nel medio-periodo porterà benefici di costo ed efficienza".
Oggi in Italia e in Germania. Quali sono gli altri obiettivi futuri di Finom?
"Il mercato di riferimento di Finom non sono i contesti nazionali, ma l’intero continente europeo. Per questo motivo puntiamo a diventare il servizio finanziario più utilizzato da PMI e professionisti in tutta Europa entro i prossimi 5 anni".