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Il conflitto ucraino è anche una guerra sulle criptovalute: perché sta vincendo Mosca

Kiev ha chiesto agli exchange di bloccare i clienti russi ma la piattaforma più grande del mondo, la cinese Binance, si è rifiutata

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
Il conflitto ucraino è anche una guerra sulle criptovalute: perché sta vincendo Mosca

Il conflitto tra Russia e Ucraina sta provocando conseguenze non solo sul piano politico e sociale ma anche economico. Come noto l'Occidente ha risposto all'aggressione di Putin con una serie di sanzioni volte a isolare e paralizzare l'economia della Russia. Tra le misure imposte una delle più dolorose (per il Cremlino) riguarda l'esclusione delle banche russe dallo SWIFT (una piattaforma di messaggistica europea che connette migliaia di istituzioni finanziare di tutto il mondo per i trasferimenti di denaro) e la sospensione da altri servizi di pagamento occidentali come PayPal, Visa e Mastercard.

La decisione ha dunque isolato finanziariamente la Russia. Ma è davvero così? Esistono alternative a disposizione di Mosca per uscire dall'isolamento? La risposta è affermativa perché le nuove tecnologie digitali hanno moltiplicato le possibilità esistenti per lo scambio di denaro. Esistono i sistemi di pagamento cinesi ma soprattutto le criptovalute che sfuggono a qualsiasi controllo centralizzato

Bictoin e le altre monete digitali vengono gestite su infrastrutture tecnologiche decentralizzate note come blockchain ovvero reti informatiche in cui non esiste un attore centrale dominante ma solo partecipanti paritari. Su una blockchain è dunque possibile scambiare denaro (nella forma di criptovalute) senza bisogno di autorizzazioni. Nessuno (né le istituzioni finanziarie, né i governi) può impedire a utenti specifici di effettuare transazioni. E questo spirito libertario è stato proprio ciò che ha portato alla nascita di questa nuova tecnologia. 

L'assenza di impedimenti vale per i soggetti che utilizzano la blockchain direttamente ma non per quelli che lo fanno attraverso degli intermediari come gli exchange di criptovalute ovvero le società che hanno sviluppato apposite piattaforme che semplificano lo scambio delle valute digitali. 

Con l'intento di impedire alla Russia qualunque via di fuga finanziaria il governo ucraino ha chiesto agli exchange di criptovalute di bloccare i clienti russi. Di fronte a tale richiesta, Coinbase, piattaforma californiana tra le più importanti al mondo con 70 milioni di clienti in 102 Paesi, ha deciso di bloccare 25 mila portafogli di criptovalute correlati a individui o società russe. 

Ma la piattaforma cinese Binance, la più importante del mondo, non ha seguito l'invito del governo ucraino. Pur negando qualsiasi legame con il Cremlino il ceo dell'azienda, Changpeng Zhao, ha dichiarato che bloccare gli account russi non sarebbe stato etico e che le sanzioni finanziarie imposte dall'Occidente non sono un problema specifico delle criptovalute. Grazie a Binance dunque cittadini e società russe possono superare facilmente l'isolamento finanziario voluto dall'Occidente. 

Chi non conosce bene il mondo delle criptovalute ed è informato solo sulle vicende del bitcoin può cadere nell'errore di pensare che tutte le monete siano altamente volatili con oscillazioni giornaliere anche in doppia cifra nel giro di pochi giorni. La realtà è ben diversa: esistono monete stabili, note come stablecoin, il cui valore è ancorato a quello del dollaro e dell'euro o a materie prime come l'oro. 

L'elenco è lungo. Tra le stablecoin ancorate al dollaro con un rapporto 1:1 troviamo USD Coin (USDC), MarkerDAO (DAI), Tether (USDT) e Binance USD (BUSD). Quest'ultima, come si può facilmente capire dal nome, è stata emessa dal principale exchange mondiale cinese che, come abbiamo visto prima, sfugge a qualsiasi influenza delle autorità occidentali. Come stablecoin ancorata all'euro c'è Stasis Eurs (EURS) e infine tra quelle agganciate all'oro figurano Digix Gold (DGX) e Paxos Gold (PAXG).

Le criptovalute stabili hanno già raccolto investimenti per miliardi di dollari e si sono affermate come uno strumento finanziario efficace per la conservazione di valore e la negoziazione. Non bisogna essere dei geni della finanza per capire che in questo momento sono particolarmente apprezzate proprio dai russi

 

 

 

 

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