La profezia nefasta dell’imprenditore italiano: senza i dazi diventeremo tutti camerieri della Cina
La maggioranza degli opinion leader italiani sono contrari alla guerra commerciale scatenata da Trump, ma c'è anche chi va contro corrente
La stragrande maggioranza degli opinion leader italiani è contraria ai dazi introdotti da Trump, forte anche di quanto dimostra la scienza economica: il commercio internazionale crea vantaggi per tutti. Le tariffe doganali al contrario frenano la crescita economica. C'è però anche chi va controcorrente e difende le misure varate da Trump in particolare contro la Cina.
"Senza dazi saremo tutti camerieri della Cina"
La voce fuori dal coro è quella del noto imprenditore e opinionista Alberto Forchielli. Ospite del programma di La7, Piazza Pulita, ha affermato che "La Cina va fermata perché se non la fermiamo con alti dazi finiremo tutti col fare i loro camerieri. "Su questo - ha proseguito- non c'è ombra di dubbio. Non si salva nessuno”- "Ho il sospetto - ha detto ancora - che Trump possa chiedere agli europei di associarsi ai lui nella guerra commerciale contro Pechino in cambio dell’azzeramento dei dazi contro l’Europa”.
Blocco occidentale anti cinese
Forchielli ipotizza dunque la creazione di un blocco unico occidentale contro la Cina. Ipotesi campata in aria oppure c’è un fondo di verità su cui riflettere? Come noto spesso la virtù sta nel mezzo. Riportare indietro le lancette della storia come sta provando a fare Trump è sbagliato, ma altrettanto lo è una globalizzazione senza correttivi che in Occidente ha prodotto vantaggi solo per alcuni.
Globalizzazione occidentale guidata dalle multinazionali
Europa e Stati Uniti hanno affidato la globalizzazione alle multinazionali che ovviamente hanno fatto i loro interessi e non quelli dei loro Stati. Il caso più eclatante è quello dei produttori automobilistici europei, che ingolositi dal mercato cinese hanno trasferito in oriente importanti competenze tecnologiche, ovvero hanno insegnato ai cinesi a costruire le auto. Oggi i produttori cinesi guidati da BYD, forti della loro leadership nel settore elettrico, sono pronti a conquistare l'intero mercato mondiale.
Necessità di rivedere i rapporti commerciali con la Cina
Di fronte alla minaccia delle auto cinesi, l'Unione Europea dovrebbe permettere al mercato di funzionare liberamente secondo le proprie leggi, oppure dovrebbe intervenire per tutelare la propria industria, che è il cuore dell'economia europea? Rispondere a questa domanda non è semplice e questo ci fa capire che sui rapporti commerciali con la Cina occorre fare una riflessione seria. L'unica cosa certa è che rispetto al passato qualcosa bisogna cambiare, perché altrimenti il prezzo da pagare è già chiaro: il declino inesorabile dell'Occidente.