Nel 2024 meglio il mercato obbligazionario o quello azionario? La previsione di Eurizon
Eurizon ha presentato agli investitori l'outlook per il 2024 che delinea lo scenario macroeconomico e le conseguenti strategie di investimento nei portafogli. Dopo un 2023 di crescita i gestori della Sgr del gruppo Intesa Sanpaolo prevedono per il 2024 la prosecuzione del ciclo economico globale con un mix di crescita e inflazione finalmente stabilizzato e auspicano minori livelli di volatilità dei mercati, rispetto ai picchi degli ultimi anni. I mercati obbligazionari core appaiono "interessanti in termini di rendimento a scadenza e potrebbero realizzare guadagni in conto capitale grazie al ribasso dei tassi ufficiali", viene evidenziato. Opportunità di rendimento ancora maggiori sui mercati del credito, che sommano al flusso cedolare la possibile restrizione degli spread.
Per i mercati azionari, dopo il recupero del 2023, le valutazioni appaiono meno attraenti, ma possono ancora dare soddisfazioni se sostenute da utili in crescita. "Ci troviamo di fronte a un contesto complesso per i mercati, ma dopo anni di tassi a zero, oggi tutti gli strumenti finanziari offrono rendimenti positivi", afferma Saverio Perissinotto, amministratore delegato di Eurizon. "La capitalizzazione degli interessi - aggiunge - sarà infatti il motore delle performance per gli anni a venire. Auspichiamo stabilità sui mercati per il 2024, ma siamo pronti a gestire con professionalità eventuali picchi di volatilità, che rientrano nella prassi dei mercati. La volatilità in sé non è negativa, anzi, se gestita permette di ottenere opportunità di potenziali performance a beneficio degli investitori".