La colonizzazione dell’Italia, a che punto siamo? Quali sono state le cessioni di importanti aziende.

Facciamo un’analisi di quanto accaduto negli ultimi 25 anni e chi è il socio di maggioranza delle aziende che non sono più italiane. I settori coinvolti, la tipologia e la velocità in cui sono avvenute.

La colonizzazione dell’Italia, a che punto siamo? Quali sono state le cessioni di importanti aziende.

Qualcuno di voi si domanderà a cosa mi riferisco con il titolo dell’episodio di oggi.

Mi ricollego all’episodio “La colonizzazione dell’Italia” del 17 marzo 2019, ma che avevo scritto nel 2014.

Per chi volesse riascoltarlo:

https://music.amazon.it/podcasts/f6d6bc3f-91a3-4e24-9b84-a7ff98705f1e/episodes/5d8c04c0-7a6a-4db3-b1b6-8c88d1ee47c1/la-finanza-amichevole-la-colonizzazione-dell'italia

https://open.spotify.com/episode/1cc46SQ7EhwKQPBkJAdxnK?si=73f00eef170a4c09

https://www.spreaker.com/user/alexfatichi/lafinanzaamichevole-ep18-colonizzazionei

In quell’episodio ho affrontato il tema relativo a quella che poteva essere considerata una colonizzazione demografica e, successivamente, economica, con la cessione di importanti aziende e di altri asset a società straniere.

Si è invertita la tendenza oppure è continuata? A che punto siamo?

Facciamo un’analisi di quanto accaduto negli ultimi 25 anni e chi è il socio di maggioranza delle seguenti aziende:

- FIAT, diventata Fiat Chrysler e nel 2021 fusa con il gruppo francese PSA diventando Stellantis.
- Luxottica, nel 2018 è stata acquisita dalla società francese Essilor per formare il gruppo EssilorLuxottica.
- Pirelli, nel 2015 è stata acquistata dalla società cinese ChemChina.
- Cerved Group, ne è proprietaria la società irlandese Castor Bidco.
- Italcementi, nel 2016 è stata acquisita dalla società HeidelbergCement France SAS, società appartenente al gruppo tedesco HeidelbergCement.
- Lottomatica, nel 2006 è stata acquisita dalla società americana GTECH Corporation (ora IGT).
- Telecom Italia, il 23% è detenuto dalla società francese Vivendi.
- Nuovo Pignone, controllata dalla statunitense Baker Hughes del gruppo General Electric.
- Sergio Rossi, brand del lusso nel settore calzaturiero, il gruppo finanziario cinese Fosun.
- Fiorucci, brand della moda negli anni’90, acquistato dai giapponesi Itochu. Successivamente passato a Janie e Stephen Schaffer.
- Krizia, acquisita da Shenzhen Marisfrolg Fashion Co. Ltd, società cinese leader nel mercato asiatico del prêt-à-porter.
- Gucci, dal 2004 è di proprietà della holding francese Kering. Gucci ha acquisito anche i marchi Bottega Veneta, Pomellato, Dodo, Brioni e Richard Ginori.
- Valentino, dal 2012 è nelle mani di Mayhoola Investments, un fondo d’investimento del Qatar.
- Bulgari, Fendi, Loro Piana, Emilio Pucci, nel settore moda sono di proprietà della francese LVMH.
- Ferrè, appartiene a Paris Group di Dubai.
- La Rinascente, appartiene alla compagnia thailandese Central Group of Companies.
- Versace, fa parte del gruppo Capri Holdings Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche.
- Galbani, Locatelli, Invernizzi, Cademartori e Vallelata, nel settore food sono della francese Lactalis. Oltre alla Parmalat.
- Cirio, Bertolli, De Rica sono passati alla Unilever (olandese-britannica) e Deoleo (spagnola).
- Fiorucci, salumi, sono i messicani della Sigma Alimentos.
- Pernigotti, cioccolatini, passati dalla turca Toksöz al fondo Lynstone gestito da JP Morgan.
- Birra Peroni, di proprietà del colosso giapponese Asahi Breweries.
- Magneti Marelli, passata ai giapponesi di CK Holding, società controllata dal fondo statunitense KKR.
- Fiat Ferroviaria, passata alla società francese Alstom.
- AnsaldoBreda, venduta alla giapponese Hitachi.
- Ducati e Lamborghini, fanno parte di Audi del gruppo tedesco Volkswagen.
- GS supermercati, diventati Carrefour, società francese leader mondiale della grande distribuzione.
- Greppo, produttrice del Brunello di Montalcino, ha nel suo capitale la francese Epi.
- Le saline Margherita di Savoia, le più grandi saline marine d'Europa, sono di proprietà della francese Salins.
- Edison, ne sono proprietari il gruppo energetico francese Edf.
- BNL, dal 2006 fa parte del gruppo BNP Paribas.
- Cariparma e Banca Popolare Friuladria, diventate Crédit Agricole.
- Banca Antonveneta, nel 2007 è stata acquisita dalla banca spagnola Santander.
- Nuova Tirrenia assicurazioni, acquisita dalla francese Groupama.
- Piooner, società di gestione del risparmio, passata da Unicredit alla francese Amundi.

Come potete analizzare, tutti i settori sono stati coinvolti e ne ho tralasciato sicuramente qualcuno. Oltre a tante altre operazioni più piccole.

Da questo elenco mancano poi tutte quelle che sono state le acquisizioni di palazzi importanti, terreni e altro.

Dimostra che noi italiani avevamo tutto per poter emergere, essendo estrosi e ingegnosi.

La miopia, la non programmazione e pianificazione, pensare soltanto al presente e non al futuro, l’egoismo, la bassa etica sociale e civica, tutte cose che ci hanno portato al livello attuale.

Per questo siamo colpevoli e lo sono soprattutto i nostri politici, che in questi 50 anni hanno pensato esclusivamente al proprio tornaconto.

Dopo nove anni posso dire che, purtroppo, non mi ero sbagliato. Anzi.

Continuiamo a vivere con il concetto “meglio un uovo oggi, che una gallina domani”. A questo punto recuperare il terreno perso risulta decisamente difficile.

Sperando questa volta di sbagliarmi, ci abitueremo ad essere ospiti a casa nostra.

La citazione di oggi è la seguente:

“Quando sono arrivati qui i bianchi, avevano con loro soltanto la Bibbia, mentre noi avevamo le nostre terre. Ci hanno insegnato a pregare, con gli occhi chiusi: quando li abbiamo riaperti i bianchi avevano le nostre terre e noi avevamo la Bibbia.”
Jomo Kenyatta, famoso politico keniota che divenne il leader della lotta contro il dominio coloniale britannico.

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