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La corsa dell’oro è senza freni: cosa c’è dietro il rialzo del bene rifugio per eccellenza 

Le quotazioni del metallo giallo stanno rapidamente raggiungendo il traguardo storico dei 3000 dollari per oncia

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
La corsa dell’oro è senza freni: cosa c’è dietro il rialzo del bene rifugio per eccellenza 

 

In questo momento il grande protagonista nei mercati finanziaria è l’oro con le quotazioni che rapidamente si stanno avvicinando a un nuovo importante traguardo storico: 3000 dollari per oncia. Un risultato frutto di una cavalcata che ormai dura da più di 2 anni. Cosa c’è dietro il rally del metallo giallo? Secondo gli analisti a spingere le quotazioni contribuiscono una serie di fattori molto importanti, che bisogna conoscere per capire cosa sta succedendo nel mondo in questo momento.

Gli acquisti dei BRICS per superare la supremazia del dollaro

Come noto il dollaro statunitense è la valuta di riserva mondiale. Cosa significa questo concretamente? Significa che il dollaro è ampiamente detenuto dalle banche centrali, dagli investitori ed è utilizzato nelle transazioni internazionali. Per esempio, le materie prime sono scambiate in dollari. Questa posizione dominante del biglietto verde è uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la supremazia americana nel mondo e dunque non è una sorpresa se l’obiettivo dichiarato dei BRICS (ovvero il gruppo di economie emergenti guidato da Cina, Russia e India) è quello di liberarsi dalla dipendenza dal dollaro. Questa strategia, nota come de-dollarizzazione, si basa soprattutto sull’acquisto di oro come riserva di valore al posto di asset denominati in dollari, come i titoli di Stato americani. L'aumento delle riserve aurifere è anche un modo per rafforzare le proprie valute affinché possano essere un'alternativa al biglietto verde. Questo vale ovviamente soprattutto per lo Yuan (la valuta cinese) dato che Pechino da tempo sta sfidando apertamente la leadership internazionale americana. Dunque, il principale motivo alla base della corsa dell'oro negli ultimi due anni è fondamentalmente di natura geopolitica.

Debiti pubblici elevati e timore di una svalutazione delle valute fiat

Altro elemento chiave per capire la corsa del metallo giallo è il timore riguardo ai debiti pubblici elevati in alcune delle più importanti economie del mondo, prima fra tutte quella americana che ha visto il suo rapporto debito/pil esplodere negli ultimi anni, passando dal 106% pre covid al 123% a fine 2024. Perché livelli così alti di debito pubblico preoccupano gli investitori? Il motivo è semplice: quando gli Stati accumulano debiti significativi, per pagare gli interessi e i titoli in scadenza, possono essere tentati di stampare nuova moneta (quantitative easing) che, come noto, crea problemi di inflazione. La paura di una svalutazione del dollaro e delle altre principali valute fiat è una delle ragioni principali che sta guidando la corsa all’oro.

Guerre militari e commerciali 

I conflitti internazionali (come quello in Ucraina e quello in Medio Oriente) sono il terzo fattore che alimenta la domanda internazionale di oro, poiché, come noto, il metallo giallo è considerato il bene rifugio per eccellenza, ovvero l'asset su cui gli investitori si rifugiano nei periodi di forte paura. La vittoria di Trump se da un lato alimenta le speranze di pace in Europa, dall'altro è un vero e proprio tsunami a livello commerciale. La guerra dei dazi, minacciata e in parte già attuata dal neo-presidente americano, sta contribuendo ulteriormente ad alimentare l'incertezza globale. Le tariffe doganali sono molto negative per l'economia perché frenano la crescita e alimentano l'inflazione. Il timore è che se Trump dovesse insistere con la sua politica aggressiva, i mercati potrebbero entrare in una fase di forte turbolenza.

Prospettive future del metallo giallo

Nessuno è in grado di fare previsioni sui mercati finanziari. Tuttavia, su una cosa tutti gli esperti concordano: la corsa dell'oro non è un fenomeno destinato a sgonfiarsi presto, perché, come abbiamo visto, le motivazioni alla base del rialzo sono molto rilevanti dal punto di vista geopolitico ed economico. La sfida dei BRICS agli Stati Uniti, gli elevati debiti pubblici e i conflitti militari e commerciali in corso sono questioni che non si possono risolvere rapidamente, ma che, al contrario, sono destinate a durare nel tempo.

 

 

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
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