Trump scatena il caos a Wall Street: le nuove previsioni degli analisti per il 2025
Tutte le grandi banche d'affari hanno drasticamente tagliato le stime sull'andamento futuro dello S&P500, ma non c'è accordo su dove andrà a finire da qui alla fine dell'anno il più importante indice azionario americano

La guerra dei dazi scatenata da Trump ha scosso Wall Street, spingendo le principali banche d’affari a rivedere drasticamente al ribasso le loro previsioni per il 2025 sullo S&P500, l’indice più importante della borsa americana. Un recente grafico pubblicato da CNBC Market Strategist Survey, ed elaborato da Investopedia, evidenzia il cambiamento di prospettiva tra le stime di fine 2024 e quelle aggiornate al 9 aprile 2025.
JP Morgan la più pessimista di tutte
La più pessimista è JP Morgan Chase che vede lo S&P 500 chiudere l’anno a 5200 punti, con un calo di circa il 3% rispetto alla chiusura dell’indice di venerdì sera (11 aprile) a 5363 punti. JP Morgan Chase è l’unica tra le grandi banchi d’affari a vedere lo S&P500 in flessione rispetto ai valori attuali. La precedente previsione vedeva l’indice chiudere l’anno a 6500 punti. Dunque la guerra dei dazi costerebbe ben 1300 punti di rialzo, che tradotti in termini percentuali sono più del 24%.
Goldman Sachs vede lo S&P500 a 5700 punti
Positive ma con moderazione sono RBC, Bank of America, Evercore e Goldman Sachs. Quest’ultima vede l’indice a 5700 punti, con un progresso del 6,3% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Leggermente migliori sono le stime di Barclays, Oppenheimer, Wells Fargo e BMO. Quest’ultima si spinge fino a 6100 punti, che comporta un rialzo del 13,74%.
Deutsche Bank crede ancora in un super rialzo di Wall Street
Il gruppo delle ottimiste è composto da Citi, Morgan Stanley, CFRA, Fundsrat Global Advisors e Deutsche Bank con valori target compresi tra i 6500 di Citi e i 7000 di Deutsche Bank che rispettivamente comportano un progresso dello S&P500 del 21,2% e del 30,5%.
La previsione media: S&P500 a 6056 punti
Gli analisti sono tutti d’accordo sul taglio delle stime a causa dei dazi, ma non c’è omogeneità di vedute sulle potenzialità del mercato. Perché se da un lato JP Morgan Chase non vede alcuna possibilità nel 2025, Deutsche Bank crede ancora in un super rialzo del 30%. La previsione media è di uno S&P500 a 6056 punti che implica un rialzo del 3% rispetto alla fine del 2024 e del 13% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
Una variabile impazzita di nome Trump
Secondo la media delle previsioni entrare nel mercato americano a questi livelli potrebbe essere un buon affare. C’è però da fare una raccomandazione: per gli analisti è molto difficile avere a che fare con una variabile impazzita come Donald Trump. Nessuno in questo momento può avere certezze sull’evoluzione della guerra commerciale in corso.
Il riepilogo delle previsioni
