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Donald Trump spaventa Wall Street: perché gli investitori stanno scappando dalla Borsa americana

Dall''inizio del mandato presidenziale del Tycoon tutti gli indici principali sono in forte ribasso. La Golden Age promessa sta diventando un incubo per milioni di investitori

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
Wall Street boccia Donald Trump: perché gli investitori stanno scappando dalla Borsa americana
Foto Ansa

Donald Trump sta mettendo a rischio non solo l’ordine geopolitico mondiale ma anche i mercati finanziari. I dati parlano chiaro. In poche sedute lo S&P500 (l’indice più importante della Borsa americana) ha perso oltre l'8%, il Nasdaq (l’indice dei titoli tecnologici) quasi il 13%. Al contrario corre il Cboe Volatility Index (VIX), noto nanche come indicatore della paura del mercato, che è aumentato di oltre il 60% dall'inizio dell'anno, indicando una crescente incertezza tra gli investitori.

Le misure di Trump alimentano il timore della recessione 

Numeri impressionanti quelli del mercato azionario, considerando che Trump si è presentato promettendo l’avvio di una nuova golden age (nuova età dell’oro). Gli investitori inizialmente avevano creduto alle parole del Tycoon. Wall Street aveva festeggiato la sua vittoria toccando i nuovi massimi storici. Ma la festa ha avuto vita breve perché le misure shock adottate da Trump stanno inceppando il motore dell’economia americana e ora il mercato teme l’arrivo di una recessione. Questa paura sta alimentando la forte ondata di vendite degli ultimi giorni.

I dazi sono boomerang per l'economia americana 

Sulle prospettive economiche pesano come macigni i dazi introdotti da Trump contro i suoi alleati (Europa, Canada, Messico) e i suoi nemici (Cina). Misure incomprensibili per tutti. Sono boomerang perché fanno male a chi li subisce, ma anche agli stessi americani, che per acquistare i prodotti importati devono pagare un prezzo più alto. Tradotto in termini più semplici: i dazi creano inflazione che non è mai una buona notizia per l’economia, perché riduce il potere di acquisto dei consumatori e perché costringe la banca centrale ad aumentare i tassi di interesse. A questo si aggiungono i massicci licenziamenti dei dipendenti pubblici operati da Elon Musk, che creano tensioni sul mercato del lavoro. 

Musk piange il crollo in Borsa dei titoli Tesla 

Anche l’imprenditore più ricco del mondo ha però poco da festeggiare. Meno di un mese fa sul palco della Conferenza di Azione Politica Conservatrice (CPAC), a Washington, beffardamente brandiva una motosega assieme al presidente argentino Javier Milei, altro paladino dei tagli selvaggi al settore pubblico. Ora la motosega la stanno usando gli investitori che stanno facendo colare a picco il valore delle azioni Tesla a Wall Street. Dal massimo di gennaio il titolo sta registrando una perdita che ormai sfiora il 50%. Una batosta niente male per Elon Musk. 

Trump si difende accusando i globalisti 

I mercati stanno dunque punendo severamente sia Trump che Musk. Si stanno ribellando contro un’arroganza e una tracotanza senza precedenti, che sta sfasciando non solo l’ordine mondiale geopolitico ma anche la stessa economia americana. Trump ha provato a difendersi affermando che la crisi dei mercati dipende dai globalisti. Nessuno ha capito a chi riferisse con precisione. Ha provato anche a minimizzare, sostenendo che la realizzazione della golden age richiede qualche difficoltà per i mercati, ma la verità è che la sua politica economica fino ad ora ha deluso su tutti i fronti.

Dazi frutto del populismo trumpiano 

I dazi stanno amplificando i problemi americani anziché risolverli. Sono solamente una misura populista utile per accontentare gli elettori della Rust Belt impoveriti dalla deindustrializzazione, che sperano in un ritorno della manifattura negli Stati Uniti. Ma le fabbriche si creano con gli investimenti e non con le tariffe doganali.

Wall Street spingerà Trump e Musk a più miti consigli 

E ora cosa accadrà? Fare previsioni è sempre difficile, ma il collasso delle Borse è un evento che Donald Trump non può permettersi. Un conto è deludere i cripto investitori (che hanno votato in massa per lui) creando una riserva di valore in criptovalute farlocca, che non spenderà un dollaro nell’acquisto di bitcoin, altra cosa è creare problemi a decine di milioni di cittadini americani che investono nel mercato azionario. Wall Street potrebbe spingere Trump (e il suo scudiero Musk) a più miti consigli.

 

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
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