Prime crepe nell'amministrazione Trump: pronto a lasciare il segretario del Tesoro. Pesa il crollo di Wall Street
Il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti può essere considerato equivalente al ministro dell'Economia nei paesi europei

Il crollo di Wall Street innescato dall'annuncio dei dazi voluti da Trump potrebbe avere ripercussioni importanti a livello politico. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, sarebbe pronto a lasciare l'amministrazione Trump. La notizia è stata rivelata ai media da una sua collaboratrice.
Bessent in conflitto con Trump
Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti è responsabile della gestione delle finanze federali e della politica fiscale, e può essere considerato equivalente al ministro dell'Economia in molti paesi. Bessent starebbe cercando di trovare una via d'uscita per approdare alla Federal reserve, consapevole che l'attuale politica economica imposta da Trump metterebbe sempre più a rischio la sua reputazione. Indiscrezioni di stampa riferiscono che Bessent sarebbe in conflitto con Trump, che non accetta i suoi consigli. Mentre il magnate continua a difendere le sue politiche commerciali come una forma di vendetta economica contro le nazioni che, a suo parere, hanno sfruttato gli Usa, il segretario sarebbe più cauto, consapevole dei rischi connessi a un'escalation.
Il crollo di Wall Street e la paura della stagflazione
Rischi che si sono già materializzati con il crollo di Wall Street. Il mercato azionario americano venerdì ha chiuso la seduta con tutti e tre gli indici principali in calo di oltre il 5%. Ha chiuso la sua peggiore settimana dal marzo del 2020, nel pieno dell'emergenza Covid. Per effetto dell'annuncio dei dazi lo S&P500 ha perso 5.200 miliardi di dollari in sole due sedute. Si teme non solo una brusca frenata dell'economia ma anche un ritorno persistente dell'inflazione come spiegato dal presidente della Fed, Jerome Powell.
Il crollo di Wall Street è un problema per oltre la metà degli americani
Un crollo di Wall Street influisce pesantemente sugli americani, poiché oltre la metà della popolazione investe in azioni tramite strumenti come fondi comuni o piani 401(k), incentivati da benefici fiscali e dalle abitudini di risparmio individuali. Molto rilevanti sono i piani 401(k), parte integrante del sistema pensionistico privato, che dipendono dall’andamento della borsa: un calo dei mercati ne riduce il valore, compromettendo la sicurezza economica di molti lavoratori e pensionati. Giocare con l'andamento di Wall Street è una operazione molto pericolosa che potrebbe costare a Trump la perdita di consenso. Il mal di pancia di Bessent è solo un primo segnale che la direzione scelta dall'amministrazione USA potrebbe presto essere rivista.
Senatore Gop: con dazi rischio bagno di sangue a Midterm
La paura per le misure di Trump contagia anche alcuni esponenti importanti del partito repubblicano. Ted Cruz ha messo in guardia contro un potenziale "bagno di sangue" per il suo partito nelle elezioni di Midterm del 2026 se i dazi di Donald Trump mandassero l'economia Usa in recessione. Il senatore repubblicano del Texas ha anche previsto nel suo podcast un destino "terribile" per la più grande economia del mondo se scoppiasse una vera e propria guerra commerciale e i dazi di Trump, così come qualsiasi misura di ritorsione sui beni statunitensi, rimanessero in vigore a lungo termine. I commenti di Cruz, stretto alleato del presidente, sono l'avvertimento più duro di un parlamentare repubblicano dall'introduzione dei dazi Usa.