La previsione di Nouriel Roubini fa tremare investitori e lavoratori. Cosa ha detto il noto economista

Per Mr Doom incombe una crisi peggiore di quella degli anni '70 che alla recessione sommerà instabilità finanziaria

Nouriel Roubini vede nero: ecco perché incombe una crisi peggiore di quella degli anni ’70
Nouriel Roubini

Federal Reserve (Fed) e Banca centrale europea (Bce) proseguono spedite nella lotta all’inflazione con continui rialzi dei tassi di interesse. Nel discorso di ieri il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che il costo del denaro potrebbe continuare a salire ancora a lungo. Ma tra gli economisti incominciano a nascere dubbi sull’efficacia di questa politica. A guidare il fronte dei pessimisti non poteva essere che Nouriel Roubini, noto anche come Dr Doom ovvero Dottor Disastro.

Aumento dei tassi negli Stati Uniti 

Aumento dei tassi nell'area Euro 

Roubini deve la sua famma alla previsione della crisi finanziari del 2008. Da allora in poi non è mai stato ottimista e anche le ultime esternazioni sono una doccia fredda per tutti. “Il mondo – ha dichiarato – sta andando incontro a una tempesta perfetta di alta inflazione, aumento dei tassi di interesse, crisi del debito e recessione”.

“La crisi della stagflazione, ovvero la combinazione di stagnazione ed inflazione, emergerà nel corso di quest’anno” ha spiegato lo studioso. “L’inflazione – ha proseguito – è piuttosto vischiosa ovvero non scende facilmente e questo sta spingendo le banche centrali ad essere molto aggressive sul fronte dei tassi di interesse. Penso che per riportare la corsa dei prezzi americana al 2% il tasso sui fondi federali deve essere certamente superiore al 6% e questo comporta inevitabilmente un vero e proprio atterraggio duro dell’economia”.

Andamento dell'inflazione negli Stati Uniti 

Andamento dell'inflazione nell'area Euro 

Per Roubini il rialzo dei tassi farà emergere anche un altro problema: quello del debito. "Il rapporto debito/PIL nelle economie avanzate era solo del 100% del PIL negli anni ’70, oggi è del 420% del PIL e con un costo del denaro del 6% questo debito diventa insostenibile”.

Per Dr Doom le principali economie occidentali sono dunque attese da uno scenario peggiore di quello degli anni ’70: stagflazione più crisi finanziaria che partendo dall’America e dall’Europea diventerà globale.

I più colpiti dalla crisi incombente saranno i lavoratori che dovranno subire un doppio stress: la perdita di potere d’acquisto dovuto all’inflazione e la perdita di posti di lavoro a causa della crisi economica.

L’unica consolazione è che fortunatamente (in questo caso) l’economia non è una scienza esatta. Le previsioni di Roubini potrebbero non avversarsi (e non sarebbe la prima volta) con grande beneficio di tutti.

Il timone è nelle mani del presidente della Fed, Jerome Powell, e in quelle della presidente della Bce, Christine Lagarde. E’ loro il gravoso compito di capire fino a dove possono spingersi nel rialzo dei tassi di interesse.

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