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Michael Saylor, l’uomo che con MicroStrategy vuole rivoluzionare Wall Street

La sua scommessa è cambiare il modo in cui si investe in bitcoin e per il momento il mercato gli sta dando fiducia

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
Michael Saylor, l’uomo che con MicroStrategy vuole rivoluzionare Wall Street
Michael Saylor

Michael Saylor è il protagonista indiscusso di una delle trasformazioni più audaci della finanza contemporanea. Fondatore e presidente esecutivo di MicroStrategy, Saylor ha scelto di ridefinire il futuro della sua azienda e del denaro stesso puntando tutto sul bitcoin. La sua visione, tanto innovativa quanto rischiosa, ha attirato l'attenzione di Wall Street e degli investitori di tutto il mondo.

I numeri parlano chiaro. Il titolo di MicroStrategy (quotato al Nasdaq con il ticker MSTR) in un anno è cresciuto di oltre il 600%. Dodici mesi fa valeva circa 52 dollari, oggi vale 380 dollari, ma ha superato anche quota 400. Solamente a inizio settembre viaggiva poco sopra i 110 dollari. In tre mesi il rialzo è stato superiore al 240%. MicroStrategy oggi vale più di 80 miliardi di dollari. Dietro questo rialzo (come vedremo tra poco) c'è la cavalcata della regina delle criptovalute: bitcoin. 

Nato nel 1965, Saylor ha studiato al MIT, dove ha approfondito l’uso delle tecnologie di simulazione per l’analisi strategica. Nel 1989 ha fondato MicroStrategy, trasformandola in un gigante del software per l'analisi dei dati. Ma è negli ultimi anni che ha impresso alla sua azienda una svolta radicale, portandola al centro del dibattito globale sull'adozione istituzionale delle criptovalute.

La visione di Saylor è chiara: convertire il denaro tradizionale (fiat), soggetto a svalutazione nel tempo, in bitcoin, considerato una riserva di valore destinata a crescere. Per realizzare questa transizione, MicroStrategy utilizza uno strumento finanziario innovativo: le obbligazioni convertibili, un meccanismo che unisce prestiti e investimenti.

MicroStrategy emette obbligazioni convertibili agli investitori, promettendo di restituire il capitale a scadenza senza un interesse annuale. Il tasso offerto è nullo perché le obbligazioni includono un’opzione aggiuntiva: alla scadenza (la prima nel 2029) gli investitori possono scegliere di convertire i bond in azioni MicroStrategy, a un prezzo prestabilito chiamato strike price.

Con i fondi raccolti attraverso le obbligazioni, MicroStrategy acquista bitcoin, puntando sulla crescita del valore della criptovaluta. Se il bitcoin sale, anche le azioni dell’azienda aumentano di valore e rendono potenzialmente vantaggiosa l'opzione di chi ha sottoscritto le obbligazioni convertibili. Il meccanismo creato da Saylor permette dunque agli investitori di scommettere indirettamente sulla regina delle criptovalute con una protezione: se bitcoin non cresce e le azioni di MicroStrategy non si rivalutano abbastanza, possono semplicemente riprendere il capitale nominale delle obbligazioni. 

Tuttavia questa sicurezza ha un limite: se MicroStrategy fallisce, gli investitori non recuperano i loro soldi. Questo è il rischio principale per chi aderisce al meccanismo creato da Michael Saylor. Il successo dell'investimento nelle obbligazioni convertibili dipende dalla solvibilità dell’azienda, che a sua volta è strettamente legata all’andamento del bitcoin. Un calo significativo della criptovaluta (che nessuno può escludere) potrebbe mettere a rischio la stabilità finanziaria della società e dunque compromettere lo schema di investimento messo in piedi. 

La visione di Saylor è però molto ambiziosa, non vuole limitarsi a detenere bitcoin (acquistati con i soldi dei sottoscritori delle obbligazioni convertibili) ma vuole trasformare MicroStrategy in una vera e propria banca di investimento che offre anche ai grandi investitori istituzionali e alle grandi aziende l'opportunità di investire nel mercato cripto ma con strumenti derivati meno rischiosi rispetto all'investimento diretto nelle valute digitali, che continuano a rimanere estremamente volatili. Questo passaggio però non è scontato perché significa convincere il mercato che MicroStrategy non è una semplice scommessa sul fatto che bitcoin diventerà a tutti gli effetti l'oro digitale del futuro. 

Come andrà a finire? Nessuno è in grado di dirlo perché nessuno è in grado di prevedere il futuro, neanche i più grandi investitori viventi. Di sicuro però il tentativo di Michael Saylor è destinato ad essere ricordato come una delle operazioni finanziarie più incredibili e audaci nella breve storia delle criptovalute. 

 

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