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Piazza Affari nel 2025: le previsioni e i titoli su cui puntare secondo gli analisti

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Piazza Affari nel 2025: le previsioni e i titoli su cui puntare secondo gli analisti
Foto Ansa

La Borsa italiana riuscirà nel 2025 a replicare la buona performance registrata nel 2024? E’ la domanda che tutti (analisi e investitori) si pongono. Risposte certe non esistono, ma come sempre si possono guardare le previsioni dei professionisti del settore per avere una idea di massima.

2024 positivo per la Borsa Italiana
Il 2024 si è chiuso in positivo per la Borsa Italiana, con l’indice FTSE MIB in rialzo di oltre l’11%. Pur avendo performato meno rispetto dei grandi indici americani l’indice italiano ha superato la media europea. Le banche, che costituiscono il comparto più importante del mercato azionario italiano, sono state determinanti. Le due big del settore, Intesa San Paolo e Unicredit, hanno registrato un progresso rispettivamente del 46 e del 57%. 

Previsioni per il 2025: Ftse Mib a 40 mila punti 
Fare previsioni per il 2025 è complesso, ma se non ci saranno eventi destabilizzanti sul piano economico o geopolitico, anche il nuovo anno potrebbe essere positivo per Piazza Affari. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo l’indice FTSE MIB potrebbe raggiungere i 40.000 punti entro la fine del 2025, spinto da una crescita degli utili societari del 5% e da un PIL in aumento dell’1%. Questo scenario suggerisce un incremento del 16% per l’indice, in un contesto economico favorevole.

Occhi puntati sui titoli bancari 
Allianz non fornisce previsioni precise, ma ipotizza una performance del mercato italiano in linea con quella europea. Il settore bancario rimane promettente, mentre lusso e automotive potrebbero affrontare difficoltà nei prossimi anni. Morningstar considera il settore finanziario, in particolare banche e assicurazioni, una fonte interessante di dividendi e opportunità di rendimento. Anche Jefferies è ottimista, prevedendo una continua crescita del settore bancario, trainata da potenziali fusioni e acquisizioni che potrebbero incrementare profitti e dividendi.

 

 

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