Il disegno di Legge del governo Meloni che crea i lavoratori laureati di serie A e quelli di serie B

Il governo Meloni è pronto a varare una norma che farà molto discutere, perché introduce una discriminazione importante tra i lavoratori italiani laureati. Nei giorni scorsi è stato depositato al Senato un disegno di legge, con prima firmataria Carmela Bucalo (esponente di Fratelli d’Italia), che mira a facilitare il riscatto della laurea per i lavoratori della scuola, abbassando così l’età pensionabile. La proposta prevede un costo ridotto di 900 euro l’anno per cinque anni, rispetto agli oltre 6.000 euro attualmente richiesti per tutti gli altri settori (per la precisione 6076,95 euro secondo gli ultimi dati Inps).

Coinvolti circa 1.2 milioni di lavoratori

Il provvedimento non riguarda solo i docenti, ma tutto il personale delle istituzioni scolastiche, università, accademie, conservatori ed enti di ricerca, per un totale di circa 1,2 milioni di lavoratori. L'obiettivo è valorizzare gli anni di formazione universitaria con un riscatto agevolato interamente a carico dello Stato, come già avviene per gli ufficiali delle forze armate.

Il caso della Germania: riscatto gratuito ma per tutti 

Il provvedimento è sicuramente positivo e avvicina l’Italia ad altri paesi europei. In Germania, per esempio, il riscatto degli anni di laurea è addirittura gratuito e si estende anche agli ultimi due anni delle scuole superiori. Ma la norma tedesca si applica a tutti i lavoratori laureati e non solo a una piccola categoria di privilegiati.

Perché non estendere il provvedimento a tutti? 

La domanda a cui Carmela Bucalo (prima firmataria della proposta) e Giorgia Meloni (presidente del Consiglio) dovrebbero rispondere è: perché creare questa odiosa discriminazione tra i lavoratori italiani? Se il provvedimento è corretto nel principio, perché non estenderlo a tutte le categorie?