I rischi geopolitici stanno mettendo in crisi i mercati finanziari. I consigli per investire correttamente
Nonostante le tensioni globali, UBS invita gli investitori a non abbandonare i mercati ma a puntare su diversificazione e strategie di protezione

Per chi investe i propri risparmi nei mercati finanziari non è un momento particolarmente tranquillo. Pesano in particolare una serie di rischi geopolitici che con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca hanno trovato nuova linfa. Cosa fare in queste circostanze? Un consiglio è arrivato da UBS. L’importante banca svizzera ha invitato gli investitoti a non abbandonare i mercati, spiegando che gli shock di mercato legati a crisi globali tendono a essere temporanei e che un'adeguata strategia di diversificazione e protezione può aiutare a mitigare l’impatto della volatilità.
I rischi geopolitici in evidenza
La tregua tra Israele e Hamas è una notizia molto positiva ma UBS avverte che in Medio Oriente la situazione è ancora molto fragile. Inoltre il proseguimento della guerra in Ucraina, nonostante le promesse elettorali di Trump di un pace imminente, continua a creare un clima di forte incertezza non solo in Europa ma su scala globale. Negli ultimi giorni la tensione è ulteriormente aumentata con la guerra commerciale avviata dall’amministrazione USA che ha già introdotto dazi contro Cina (10%), Canada e Messico (25%). La frenata nei confronti dei due vicini americani (le misure sono momentaneamente sospese) ha parzialmente rasserenato il clima, ma sullo sfondo restano le minacce contro l’Unione Europea che a sua volta è pronta a rispondere ad eventuali misure. I dazi non piacciono ai mercati, non solo perché frenano gli scambi commerciali ma anche perché alimentano l’inflazione. Un'accelerazione nella corsa dei prezzi americani ed europei potrebbe spingere Federal Reserve e BCE a sospendere l’allentamento monetario, con potenziali impatti negativi su tutti i mercati finanziari.
Le strategie di UBS per proteggere gli investimenti
UBS sconsiglia di vendere in preda all’emotività, poiché ciò potrebbe tradursi in perdite definitive e nell’impossibilità di beneficiare di una futura ripresa. Piuttosto, la banca svizzera suggerisce di rafforzare la resilienza del portafoglio con una diversificazione adeguata che riduce i rischi ribassisti. In questa prospettiva UBS consiglia soprattutto di considerare l’oro come uno strumento di protezione. Nonostante la persistenza dei rischi geopolitici UBS resta tuttavia positiva perché l’analisi storica dimostra che, nonostante le crisi, il mercato tende a riprendersi nel medio-lungo termine.
I benefici della diversificazione
La diversificazione è una strategia chiave per ridurre il rischio di un portafoglio, distribuendo gli investimenti su diversi asset, settori e aree geografiche. Questo approccio limita l’impatto di eventuali perdite in una singola area, poiché i vari asset tendono a reagire in modo diverso durante le crisi. Ad esempio, durante la crisi del 2008, mentre le azioni crollavano, le obbligazioni di qualità e l’oro hanno offerto protezione. Integrare asset più sicuri con quelli più volatili aiuta a mantenere un profilo di rischio bilanciato e a sostenere una crescita costante nel lungo periodo.
Il ruolo dell’oro
In un portafoglio diversificato, un ruolo fondamentale svolge l'oro che tende a mantenere o crescere di valore durante periodi di crisi finanziarie o inflazione. Questa caratteristica lo rende particolarmente utile per ridurre il rischio complessivo del portafoglio, stabilizzando i rendimenti quando altre attività sono in difficoltà. In questo modo, l'oro aiuta a bilanciare la volatilità, fungendo da "sicurezza" nei momenti di instabilità economica.